Trasporto pubblico, numeri in crescita in estate: quindi tutto bene?

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Successo per i viaggi in treno, in questa estate marchigiana. La Piceno Line (San Benedetto-Ascoli Piceno) ha registrato una crescita del 20% dei viaggiatori rispetto al 2020, con un picco nel giorno di Ferragosto. Contemporaneamente il potenziamento del 2021 della Marche Line (Piacenza-San Benedetto del Tronto con fermate intermedie a Pesaro, Fano, Marotta, Senigallia, Falconara Marittima, Ancona, Porto Recanati, Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio) ha segnato un incremento del 30% di viaggiatori rispetto all’estate scorsa. Il Conero Link, collegamento diretto dalla stazione di Ancona per le spiagge della Baia di Portonovo, solo nel mese di giugno ha registrato un aumento del 50% rispetto al 2020. Buone anche le presenze per Urbino Link e Fermo Link, combinazione di treno e autobus in un unico biglietto. In totale, per tutte le iniziative di trasporto estivo di Trenitalia parliamo di oltre 20mila viaggiatori.

Sono stati più di 150 i treni regionali (sono 24 i convogli attivi, due in più da giugno come previsto dal
Contratto di Servizio sottoscritto da Regione Marche e Trenitalia, con investimenti per 300 milioni di euro, di cui 206 milioni destinati al rinnovo dei treni regionali) e interregionali in circolazione nelle Marche dal lunedì al sabato e 62 quelli nei giorni festivi con il nuovo collegamento per Ascoli Piceno, mentre sono salite a 40 le Frecce ogni giorno. Quattro i nuovi Frecciarossa: tutti i giorni un nuovo collegamento Frecciarossa Brescia-Milano-Pesaro-Ancona. Il sabato e la domenica due nuovi Frecciarossa Ancona-Senigallia-Pesaro-Bolzano.

Nello specifico la Piceno Line ha previsto per la prima volta 15 collegamenti al giorno, nei festivi, tra San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, in 40 minuti. Il Marche Line è stato il treno del fine settimana da Piacenza a San Benedetto del Tronto, il Conero Link prevedeva 43 collegamenti al giorno e il Fermo Link (già attivo), non è che il servizio navetta che collega la stazione di Porto San Giorgio a Fermo. Già attivo anche l’Urbino Link, in collaborazione con la società di trasporto Adriabus, con 58 collegamenti al giorno tra Pesaro e Urbino.

Se questi sono i dati, positivi, forniti da Trenitalia sorgono alcune domande. Da viaggiatore che fatta la scelta di servirsi solo dei mezzi pubblici, non si può che plaudere al rinnovo dei treni, nuovi, tendenzialmente puliti, con prese funzionanti, aria condizionata ecc. Un problema, per la linea che collega i due maggiori centri del Piceno, è in particolare la funzionalità dei passaggi a livello, ancora presenti in molti punti e che possono presentare periodicamente malfunzionamenti che bloccano i convogli.

In generale, nonostante l’annunciato aumento delle corse nei weekend, ci si rende conto di come l’attrattività dell’auto resti fortissima nelle nostre zone. L’orario estivo, pur se richiesto, vede una riduzione troppo forte delle corse giornaliere laddove il periodo turistico le richiederebbe. E non si parla solo di turismo, ma in generale anche di servizi al cittadino, con la possibilità – per chi non ha la fortuna di potersi permettere una casa vacanze (o un viaggio altrove) – di poter fruire delle nostre coste. Eppure sui treni, a parte una quota di pendolari per lavoro (non troppi), ma anche sugli autobus, si vedono perlopiù anziani e giovani non patentati o non ancora automuniti.

Tanto più che, come ricordano dalla pagina Facebook “Comiche Picene” in occasione di un raduno d’auto d’epoca ad Ascoli Piceno:

Il nostro territorio potrebbe insomma ricavare molto dall’uso del trasporto pubblico su ferro e su gomma. Integrati magari da ciclovie (e relativa disponibilità di bici alle stazioni). Insomma quella che una volta era stata definita “metropolitana di superficie”. Ma le metropolitane hanno una caratteristica, passano frequentemente e abbracciano almeno una parte della sera. Un essenziale elemento mancante è che d’inverno e ancora di più d’estate mancano collegamenti serali e notturni. C’è tutta una fascia di popolazione che viene tagliata fuori da quest’assenza totale, anche nei trasporti su gomma. Come si può pensare a una vera transizione ecologica quando anche in un territorio d’estensione ridotta come il nostro, nel trasporto urbano ed extraurbano la connessione di bici (magari anche elettriche?), autobus, treno non riesce a porsi come valida alternativa all’automobile?

L’assessore regionale ai Trasporti è l’ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, peraltro amante della bicicletta. A lui si chiede una risposta a queste e altre domande. Così come, pro quota, alla Start o Trasfer e quindi ai vari sindaci interessati. In definitiva però la spinta deve venire da noi: finché metteremo al centro la nostra “comodità” singola, collettivamente avremo città colme di smog e rumore, tappezzate di auto a ogni angolo, con un pianeta che soffoca per l’effetto serra. Ognuno di noi, se possibile, entri nel mondo del trasporto pubblico e da lì tutti insieme facciamo pressione perché tutto cambi, raggiungiamo una massa critica. Ribaltiamo il modo di ragionare: dal “Non uso i mezzi pubblici perché non sono efficienti” al “Uso i mezzi pubblici e voglio che siano efficienti“.

P.S. Parleremo in un’altra puntata di Ferrovia Adriatica o Ferrovia dei due mari, per collegare San Benedetto del Tronto a Roma. Per ora si chiede alla Start il perché della cancellazione delle corse per Roma tramite autostrada. Start Roma è uno splendido servizio che in 3 ore e un quarto porta il Piceno e il Fermano a Roma Tiburtina (e Fiumicino). Comodamente seduti in autobus nuovi con prese, spazio, tranquillità. Il problema? Certo il sito un po’ vecchiotto e le corse, troppo troppo poche. Per una volta abbiamo un gioiellino pubblico, lo facciamo funzionare ridotto e misconosciuto, e già parliamo di ferrovia…

Fateci pervenire le vostre opinioni e le vostre idee sull’argomento!

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