Le vicende del Consid continuano ad essere al centro delle vicende politiche. Oggi interviene, con una dura presa di posizione, il circolo Pd di Folignano. Eccone il testo.
Alla luce delle vicende che da qualche giorno interessano il Piceno Consind e specificatamente: la chiusura dell’appalto pluriennale di gestione del depuratore affidato alla Picena Depur, il rifiuto di passaggio della gestione di tali impianti opposto dal Piceno Consind al CIIP Spa, l’approvazione di un Bilancio di previsione che presenta entrate derivanti da attività non più di competenza, l’affidamento, con procedura di urgenza e per una sola settimana, della gestione dell’impianto, non più condotto da Picena Depur, ad una ditta che pare formalmente priva dei requisiti specifici, l’intervento, già nei giorni scorsi, delle autorità di controllo a fronte dei miasmi provenienti dall’impianto, l’annunciata decisione delle parti di adire al giudizio legale per la determinazione dei contenziosi.
il Circolo del PD di Folignano esprime la propria preoccupazione per la situazione di confusione e precarietà in cui sono stati lasciati gli ex dipendenti della Picena Depur e per la continuità di un servizio essenziale per circa 500 imprese del territorio Piceno; esprime il proprio disagio per i risvolti che le decisioni assunte da Piceno Consind, quale Ente
consortile, possono provocare in termini di responsabilità erariale dei soci. Per la pericolosa situazione di vertenzialità scatenata tra Enti, che potrebbe compromettere il funzionamento dell’impianto, la sua manutenzione ordinaria e straordinaria e quindi provocare pesanti danni, sia ambientali, sia economici, sia nei confronti delle aziende che del Consorzio stesso, per la eventuale non rispondenza ai vincoli di legge sugli scarichi; sottolinea come il ruolo del Piceno Consind alla luce di tali evidenze, risulti poco trasparente e a volte dettato da un protagonismo inopportuno, mettendo i propri soci (i Comuni) di fronte a fatti compiuti. I Comuni soci dovrebbero invece essere i soggetti che ne definiscono gli indirizzi e le strategie nel rispetto della gerarchia istituzionale, che non dà agli Enti di secondo grado, come appunto il Piceno Consind, poteri di surroga o sostitutivi rispetto ai Comuni soci o addirittura alla Regione Marche; propone che la Direzione dell’Assemblea Provinciale del PD convochi con urgenza una riunione dei propri organismi e dei propri rappresentanti nei Comuni e nel Piceno
Consind per: a) una approfondita informativa ed analisi della situazione e quindi delle azioni immediate per una soluzione che non danneggi gli ex dipendenti, le imprese utenti, il territorio e le Amministrazioni coinvolte; b) la costituzione di un gruppo di lavoro che analizzi lo stato dell’arte e riferisca all’Assemblea sulla situazione: dalle funzioni svolte dall’Ente negli ultimi anni ai risultati raggiunti per le specifiche competenze che la legge istitutiva gli affidava; c) impegnare i propri rappresentanti nei Comuni e nel Piceno Consind a chiedere al Piceno Consind la elaborazione e redazione di un Piano Industriale pluriennale da sottoporre alla votazione dell’Assemblea Consortile al fine di aprire nuove prospettive di attività, essere uno dei soggetti istituzionali di sviluppo del territorio e garantire la propria autonoma sostenibilità economica.