Fine settimana di grande interesse per gli appassionati dei motori. Per tre giorni, a partire da venerdì e fino a domenica, potranno ammirare i 216 concorrenti che risultano iscritti alla 61ma edizione dell’Ascoli – Colle San Marco, gara valevole per il campionato italiano della montagna per le varie categorie. Purtroppo quest’anno non avrà il riconoscimento europeo, come avvenuto in passato, ma la gara racchiude pur sempre un certo fascino che da oltre mezzo secolo ha caratterizzato la corsa in salita.
Gli ascolani sono stati sempre appassionati nel tempo alle corse automobilistiche e motociclistiche.
Negli anni ’50 le moto partecipavano al giro delle Zeppelle che fu interrotto a causa di una grave incidente. Al tempo la sicurezza sul percorso era piuttosto scarsa. Poi, dal motociclismo si passò all’automobilismo con il giro delle Caldaie. Il via veniva dato in viale Marconi, all’altezza dell’omonimo bar. Si percorreva viale Indipendenza fino a giungere a San Filippo per poi imboccare via Erasmo Mari alla fine della quale si portava a compimento il primo giro che veniva ripetuto una ventina di volte. Al circuito hanno preso parte piloti di valore come Musso, ingaggiato poi dalla Ferrari, Maria Teresa De Filippis, fidanzata di Musso, Salvatore Casella, più volte vincitore della gara con la sua Stanguellini, il teramano Taraschi. Quest’ultimo pilota andò a finire contro la tribuna in tubi innocenti posizionata all’altezza del bivio per Colle San Marco. Ci furono diversi feriti per fortuna nessuno in maniera grave. Quindi lo stop definitivo alla corsa.
Negli anni ’60, poi, si pensò di organizzare la cronoscalata Ascoli – Colle San Marco. Il via veniva dato in viale Marconi con arrivo sul Pianoro. Percorso eccellente molto apprezzato dai piloti che lo definirono il migliore di tutti gli altri. La norme che entrarono in vigore sulla sicurezza stradale impedirono che i bolidi attraversassero punti abitati per cui il percorso venne variato. Si parte dal Pianoro di San Marco per giungere al traguardo di Monte Piselli.