Ci dispiace ripeterci ormai da varie settimana, ma cinque partite un solo punto parlano da sole: l’Ascoli è in zona retrocessione, nonostante buoni giocatori li abbia per non pensare in grande.
E adesso? Bè, in certi casi la dirigenza non va molto per il sottile e, benché un risultato, positivo o negativo, non si ottiene da soli ma con il concorso di tutti (allenatore e squadra), questa volta l’allenatore ha le sue belle responsabilità e se domenica prossima dovessimo ritrovarlo sulla panchina dovremmo pensare di stare sognando o che le follie della vita non hanno fine. cominciare.
Quale soluzione allora? Che abbia ii buon senso di dimettersi e scrivere la parola fine a questa sceneggiata. L’Ascoli ha una sua storia, una sua immagine e non merita che un carneade la riduca così.
Personalmente stiamo ancora chiedendoci che cosa avrà fatto di così grave il povero Bidaoui per essere stato messo fuori squadra e poi venduto, per una manciata di lenticchie. al Frosinone. Frosinone, ben intesi, la prima in classifica e non l’ultima della classe. Occorre aggiungere altro?
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