Storie

Economia: Fendi e il fondo Patrizia fanno shopping nel Piceno

Anche le aziende del Piceno e della vicina Val Vibrata possono far gola ai colossi del lusso e della finanza. E’ il caso di due recenti acquisizioni nel settore dell’alta moda e dell’energia che sono state rese oggi finendo anche all’attenzione della cronaca economica e finanziaria nazionale.

Iniziando da Ascoli, la società Ottima, fondata nel 2013 e che annovera tra i soci anche l’imprenditore e commercialista acquasantano Valter Palanca, è stata acquisita dal fondo d’investimento “Patrizia” che gestisce in tutto il mondo asset per 56 miliardi di euro. Ottima è una delle prime 10 società italiane specializzate nella gestione dell’illuminazione pubblica “intelligente” a led insieme a tanti altri servizi come il wifi, semafori, videosorveglianza…”Il nostro investimento in Ottima -ha spiegato Matteo Andreoletto, head of Infrastructure Equity per Europa e Nord America di Patrizia- risponde al megatrend globale della decarbonizzazione. Rappresenta un’opportunità strategica per PATRIZIA perché ci permette di acquisire una piattaforma di smart city consolidata ma altamente scalabile che ha la capacità di portare significativi vantaggi economici e di sostenibilità (ESG) alle comunità in tutta Italia. Questo investimento non solo supporta perfettamente la nostra posizione strategica come abilitatore di città e di edifici intelligenti attraverso investimenti mirati in economia reale, ma offre anche ai nostri clienti istituzionali un equilibrio interessante tra rischi e rendimenti ed un eccellente potenziale di crescita”.

Spostandoci nel vicino Abruzzo, invece, c’è da registrare l’acquisizione da parte del colosso del lusso francese Lvhm del maglificio “Matisse” che produce da anni maglieria per il marchio Fendi che fa parte del gruppo transalpino. In questo caso a cedere è stata la famiglia Scarpantoni che comunque resterà al timone dell’azienda. Si tratta del secondo grande investimento di Fendi che proprio oggi, mercoledì 5 ottobre, ha inaugurato a Fermo il nuovo polo di produzione delle scarpe. Nel caso degli maglificio Matisse sono stati già programmati investimenti per i prossimi cinque anni.

Renato Pierantozzi

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