Domenica 12 giugno. Per chi non lo ricordasse (e ce ne sono) oggi si vota. “Per cosa?” Domanda mio figlio, già pronto per il mare. “Referendum sulla giustizia”, risponde mia moglie dalla cucina. “Ci vado domani”. “Non si può. Si vota solo oggi”.  “Allora ce l’hanno proprio con me! Per cosa si vota?” Gli faccio vedere i quesiti. Legge, da prima distrattamente, poi con attenzione, alla fine sbotta. “Ma che roba è?” Già che roba è?

Mio figlio è ingegnere, ma ci ha capito poco, l’uomo semplice, mi domando, che non segue la politica ed ha una istruzione limitata, cosa ci capirà?

Votare o non votare, allora, questo è il dilemma. E anche se ci andassimo tutti, quanto veramente conta il voto popolare se poi trovano l’escamotage per vanificare il risultato? Una su tutti, il finanziamento pubblico ai partiti. E ancora, è inutile fare elezioni, quando il 40% non va a votare!                

Di grazia, ma se il mio servizio non viene gradito, la colpa è di chi non lo compra, o mia che non so offrire un servizio adeguato alle necessità del potenziale cliente? Se quasi la metà degli elettori non vota, non è che magari la colpa è della politica, delle istituzioni, dei politici, che non sanno offrire ai cittadini decisioni e parole adeguate ai bisogni? Tanto per dire, in Svizzera, che non è l’altro mondo, almeno geograficamente, la mentalità è tale che fa dire, ai politici elvetici, “Se un cittadino non capisce una proposta di legge, compito del politico è spiegare, spiegare, spiegare”. “Altro mondo, dal punto di vista della cultura.” 

“Si vota sulla giustizia”, ripeto, per cambiare una legge che non ci piace. Subito il pensiero corre ai grandi referendum sull’aborto, sul divorzio e, prima ancora, su repubblica o monarchia. Grandi temi che venivano dalla base! Oggi invece a proporre il cambiamento è un partito che ha votato la legge? Proprio un altro mondo, dal punto di vista culturale.

Slataper

Non sono riuscito a trovare un lavoro serio, così ho fatto il giornalista

Recent Posts

Samuele Ripani, “la fotografia di moda non era come me l’aspettavo”

La fotografia piace, almeno ai nostri lettori. A grande richiesta abbiamo risentito, a qualche mese…

2 settimane ago

Trans, la scoperta di un’identità nella testimonianza di un nostro lettore

Per la nostra rubrica, che abbiamo visto QUI, QUI o QUI, pubblichiamo questo interessante pezzo.…

3 settimane ago

Carlo Greppi e la storia di Lorenzo: “Rischi a parlare con me” “Non importa”

Dopo il successo dell’incontro con lo storico Eric Gobetti (di cui abbiamo parlato QUI), si…

2 mesi ago

“Non io ma noi”, l’evento in una sala gremita per lanciare Nardini Sindaco di Ascoli Piceno

"A come partecipazione", questo il titolo per l’incontro promosso dal comitato elettorale Emidio Nardini sindaco…

2 mesi ago

Foibe, grazie agli studenti la libertà riesce a vincere: l’incontro con Eric Gobetti

di Michelle Marafini La partecipazione a una lezione di storia può diventare un atto di…

3 mesi ago

Ascoli, i giovani in piazza al grido “Palestina libera”

“Ascoli è anche questo” urla una ragazza al megafono. E lo dice con la fierezza…

3 mesi ago