Il comitato civico “Ascolto & Partecipazione”, rappresentato attualmente nel Consiglio comunale di Ascoli Piceno dal suo ex candidato sindaco Emidio Nardini e da Massimo Speri, ha rilasciato una dichiarazione pesante nelle accuse rivolte al governo regionale e alla sua gestione della pandemia.
“Il presidente della Regione Acquaroli ha annunciato ieri il passaggio ormai inevitabile in zona arancione della Regione Marche dichiarando altresì di aver sempre detto che il super green pass non avrebbe prodotto un effetto calmierante rispetto alla curva epidemiologica.
Contemporaneamente l’assessora Giorgia Latini ha dichiarato di essersi attivata per l’eliminazione dell’obbligo del green pass rafforzato per svolgere allenamenti sportivi e partite per i ragazzi. Se a ciò si aggiungono le scelte operate dall’assessore alla sanità Saltamartini tese ad incoraggiare, in questo periodo di emergenza, le sole cure domiciliari, senza rafforzare e razionalizzare il sistema delle strutture ospedaliere del territorio, viene ulteriormente e pervicacemente confermata la sostanziale ambiguità di fondo della politica di contrasto alla diffusione del COVID-19 nella quale da nessun rappresentante della giunta regionale è stato rivolto alla popolazione un messaggio chiaro e univoco di sottoporsi al vaccino, tutto ciò in costante antitesi ai continui appelli quotidiani del governo e delle autorità sanitarie.
Tale atteggiamento di evidente scetticismo se non addirittura di ostilità alla validità e all’efficacia del piano vaccinale si è tradotto in scelte operative incerte, contradditorie e quasi sempre intempestive da parte anche dell’Amministrazione Comunale in perfetta consonanza, creando situazioni di disorientamento e di disagio alla popolazione come accaduto di recente ad Ascoli Piceno con le lunghe code all’inadeguato hub vaccinale allestito presso la “Casa della Gioventù”. Tutto ciò non è più tollerabile in quanto la divergenza fra le convinzioni personali di stampo negazionista di alcuni amministratori pubblici sulla validità e l’efficacia del vaccino e le indicazioni del governo e delle autorità sanitarie preposte, oltre a provocare pericolose sottovalutazioni del rischio di contagio da parte dei cittadini e degli operatori economici, sta spingendo la già difficile situazione in ambito regionale in una condizione ormai fuori controllo”.