La partecipazione a una lezione di storia può diventare un atto di protesta? Stavolta sì, o almeno così è sembrato capitare ad Ascoli Piceno. La città di cui sono originaria, anche se ora studio filosofia a Macerata. La programmazione culturale cittadina non mi soddisfa mai troppo, ma stavolta proprio il
Leggi di piùUna serata senza grilli per la testa. O, meglio, un vero grillo in testa è quello che sul finale aveva il professor Franco Cardini, l’ospite della rassegna “Un mare di libri” a
La partecipazione a una lezione di storia può diventare un atto di protesta? Stavolta sì, o almeno così è sembrato capitare ad Ascoli Piceno. La città di cui sono originaria, anche se
“Ma perché i palestinesi non se li prendono gli altri arabi, che a parole solidarizzano tanto con loro? Così la faremo finalmente finita con questa storia”. Sprezzanti le parole che vengono pronunciate
“COMUNICATO STAMPA RASSEGNA NERUDA 50 10-12 novembre Sala della Ragione-Teatro Filarmonici”. Sul mio smartphone compare la notifica di questa mail. No, stavolta non cestiniamola: si parla di Pablo Neruda! Il poeta, premio
Saint Germain en Laye, Francia. Qualche anno fa ero al Musée d’Archéologie Nationale, ospitato all’interno di uno dei più importanti castelli reali. A guidarmi il conservatore capo che mi lascia, nel finale,
“Luca è stato uno dei pochi, se non l’unico, ad imporsi al ‘monopolio’ degli intellettuali ascolani, introdotti in tutti gli ambienti chiave dei finanziatori locali. Malgrado le difficoltà e gli ostacoli che
Nei miei “amarcord” non potevo dimenticare “Middie lunghe”. Personaggio impareggiabile per la grande passione che lo animava per il calcio e per la scoperta di giovani talenti ascolani. Si chiamava Emidio Fioravanti,
Stavolta ci occupiamo di un libro che in questi mesi ha suscitato grande curiosità, che è apparso in quasi tutte le pagine culturali di quotidiani e settimanali, ma che non ha mai
Lo chiamavano “l’uorte de lu curate”. Era ubicato in via dei Soderini a fianco della chiesa di San Giacomo. E don Peppe Fabiani ne era il… giardiniere che ogni giorno doveva provvedere
“Le olive all’ascolana sono come le ciliegie: una tira l’altra. Chi ne assaggia una apre la via a parecchie altre sue sorelle”. E’ l’elogio che Morello Pecchioli, giornalista del quotidiano “La Verità”,