È proprio vero che non si finisce mai di imparare! Oggi, per esempio, abbiamo scoperto che per avere il titolo di “città” occorre un Decreto del Presidente della Repubblica. Ascoli fino ad ieri questo titolo non ce l’aveva. O meglio, aveva un riconoscimento del 1352 con le Costituzioni Egidiane, ma niente da parte della Repubblica, secondo quanto stabilito dall’art. 18 del Testo Unico degli Enti Locali.
Non ci restava che leggere quell’articolo.
Il titolo di “città” in Italia viene concesso ai comuni che ne siano stati insigniti con decreto regio(fino al 1946) o del capo provvisorio dello SDtato (fino al 1948) o, successivamente, del Presidente della Repubblica, in virtù della loro importanza storica, artistica, civica o demografica.
Il titolo viene successivamente trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato. I Comuni insigniti del titolo di città utilizzano una corona turrita, formata da un cerchio d’oro aperto da otto pusterle (cinque visibili) con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro, il tutto d’oro e murato di nero.
Ad oggi le città marchigiane con questo titolo regolarmente riconosciuto e registrate sono 34, di cui 11 con il DPR citato, 11 con bolle pontificie dal 1320 al 1831, 11 con le costituzioni egidiane del 1357 e 1, Jesi, come Città Regia per disposizione di Federico II.
Tra le 11 egidiane ci sono tutti i capoluoghi di provincia, Ascoli, Ancona,Fermo, Macerata e Pesaro, a cui si unisce Urbino.
L’ufficializzazione è avvenuta oggi, 11 marzo 2022, dal prefetto di Ascoli Carlo De Rogatis al sindaco Marco Fioravanti, che ha preso il riconoscimento quale buon auspicio e primo gradino verso il titolo di Capitale della Cultura 2024. All’incontro erano presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Bono, e il Capo di Gabinetto Alessandro Valeri.
“È un onore aver ricevuto questo titolo onorifico – ha dichiarato il primo cittadino – che conferma quanto la storia, l’arte e le tradizioni ascolane siano un bene prezioso riconosciuto a livello nazionale e non solo”.
Il conferimento è arrivato al termine di un iter valutativo attivato dal segretario generale Vincenzo Pecoraro, che aveva già curato simili procedure in altri comuni italiani.
“Il titolo di Città – recita l’articolo del Testo Unico – può essere concesso ‘ai Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza’. La relazione che ha accompagnato l’istanza ha raccolto tutte le informazioni attinenti alla geomorfologia del territorio e alla felice collocazione che rende questo Comune una meta appetibile per chi voglia godere della natura, ma anche delle bellezze artistiche e architettoniche, sviluppando parallelamente i temi dell’economia, del turismo e dell’artigianato.
Durante il prossimo Consiglio Comunale, si terrà un’apposita cerimonia di consegna alla presenza del Prefetto Carlo De Rogatis.