Credevamo che Antonini finisse alla Cultura, se non altro per l’esperienza accumulata in quindici anni di “praticantato”, tra comune e provincia, invece l’hanno spedito ad un altro assessorato. Stranezze della politica, che va ancora avanti con il principio “mai impiegare qualcuno per quello che sa fare!”
Senza offesa, naturalmente, ma un tempo quando qualcuno era poco efficiente, gli si consigliava di darsi all’agricoltura o, in modo più sarcastico, “Braccia rubate all’agricoltura”. È un’espressione ironica con cui si apostrofa anche oggi una persona che svolge un lavoro intellettuale, senza essere all’altezza. Quasi sempre, questo “modo di dire”, si limita alla fase teorica, solo di rado, l’invito, trova applicazione pratica.
Bene,Andrea Antonini, spesso deriso perché non ha mai lavorato in vita sua (così almeno dicono le malelingue) questa volta ha “fatto centro”, applicando alla lettera l’invito ricevuto. Ora fa l’assessore all’agricoltura.