“Durante l’ultimo Consiglio comunale di Ascoli, come consiglieri di minoranza abbiamo ritenuto corretto esprimere voto contrario al Bilancio di previsione della CIIP: sottolineiamo però che questo voto contrario non intendeva tanto cassare il bilancio in sé, quanto piuttosto censurare l’atteggiamento autoassolutorio mostrato dal Sindaco che, al solito, non si è assunto né la responsabilità di non aver sollecitato abbastanza sugli innumerevoli disservizi di questi anni né, tantomeno, l’onere di proporre soluzioni concrete e una politica dell’acqua che metta al centro i cittadini con i loro bisogni.
Ancora una volta vogliamo ribadire la nostra vicinanza e sostegno alle numerose professionalità a disposizione dell’ente che quotidianamente si adoperano per garantire il migliore servizio idrico possibile; tuttavia, abbiamo espresso invece forti dubbi circa una visione dell’azienda spesso percepita come confusa e più attenta a oltrepassare i limiti della propria mission.
Sulla base di queste fondamenta, grazie all’intervento compatto delle forze di minoranza e di molti liberi cittadini dei mesi scorsi, è venuto meno l’interesse della società ad acquistare discariche e a compiere azioni dal “profumo” di ingegneria finanziaria, con poca o nulla efficacia sull’obiettivo di donare acqua di qualità a tutti i cittadini.
Ad oggi, nel comune di Ascoli Piceno siamo ancora in attesa che vengano realizzate le “casette dell’acqua”, cosa che ancora, ovviamente e senza stupore da parte nostra, non è avvenuta in nessuno dei quartieri di Ascoli. Duole ricordare che il presidente Alati disse che sarebbero state disponibili nel giro di pochissimo tempo.
Ciò che ci stupisce, invece, è il pieno e incondizionato sostegno che l’amministrazione comunale – e il sindaco Fioravanti in primis – non manca di mostrare al Consiglio di amministrazione della CIIP.
Non ci sfugge che è previsto per il prossimo giugno il rinnovo degli incarichi del Cda: proprio per questo, chiediamo al sindaco Fioravanti quale posizione politica intenda assumere. Intende proseguire sulla strada indicata già alle ultime elezioni comunali insieme ad alcuni esponenti politici o intende perseguire la strada del cambiamento? I cittadini vogliono chiarezza rispetto a questi temi, con una presa di posizione netta.
L’impressione è che il sindaco di Ascoli, proclami a parte, abbia come unica prospettiva il mantenimento dello status quo ereditato e costruito da altre figure politiche prima di lui, in piena continuità con l’operato giudicato da molti gravemente insufficiente”.
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