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16 giugno. Oggi non ho voglia alcuna di scrivere. Non che non ci sia nulla di che parlare, ma mi sento emarginato da un contesto sociale dove le solite figure sono sempre a galla, quasi racchiudano tutte le capacità di questo mondo. C’è da fare un nuovo consigliere che conosca del granciporro, ecco pronto Tizio, ha tante qualità! Non sono in linea con quello che cerchiamo? Non è un problema, ha le phisique du role! Non capisce niente di… , ma ha l’aspetto esteriore adatto alla situazione. Veste sempre di scuro, camicia bianca e cravatta regimental, anche se non è più di moda. Ha un passo deciso e un portamento fiero. Ma non ci azzecca nulla con quello che cerchiamo. Perfetto, è quello che si dice il candidato ideale.

Così, con questi presupposti, i “soliti noti” sono sempre li che, inossidabili, continuano a girare per consigli, assemblee, comitati anche quando l’età consiglierebbe di gettare la spugna.

Qualche esempio circoscritto alla nostra zona? Presidenza del CIIP, presidenza dell’Amat, consigliere della Fondazione Carisap, commissario di un sestiere della Quintana in “ebollizione” … l’inossidabile è sempre li, candidato al bisogno, candidato di bandiera, candidato a vita, candidato nostalgico, candidato per ogni stagione, candidato… 

Candidatus, dicevano nell’antica Roma, vestito di bianco colui che aspirava a una magistratura. La magistratura non è più solo magistratura e il bianco, quello candido, è solo nella camicia. Ma anche quella ha le ore contate. Buona giornata.

Non sono riuscito a trovare un lavoro serio, così ho fatto il giornalista

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