Scuola, quando la matematica si fa arte floreale

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Cosa si intende per tassellazioni? Molto semplicemente si tratta della maniera di ricoprire un piano con figure geometriche che, senza sovrapporsi, si riproducono all’infinito: tali figure geometriche prendono il nome di tasselli. Le conosciamo davvero tutti, avendole magari ammirate nel complesso dell’Alhambra, a Granada o molto semplicemente sulle pavimentazioni su cui camminiamo ogni giorno.

DSM non è solo la sigla con cui è conosciuto il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ma indica anche la sezione del liceo scientifico “Temistocle Calzecchi Onesti” di Fermo (Marche) che partecipa al progetto didattico denominato “Liceo Matematico”. Promosso dall’università di Salerno, coinvolge ormai circa 140 scuole superiori in tutta Italia e prevede ore aggiuntive rispetto a quelle curricolari in cui sono approfonditi contenuti di matematica e, soprattutto, sono proposte attività laboratoriali interdisciplinari che coinvolgono la fisica, le scienze naturali, la letteratura, l’arte ecc.

Sessanta giorni dopo la Pasqua c’è un appuntamento fatto di profumi e colori: le infiorate artistiche in occasione della festa religiosa del Corpus Domini che nell’anno 2022 cade domenica 19 giugno. Si tratta di un rito che affonda le sue radici nella tradizione popolare, tramandato da generazioni. È un momento magico dove la sacralità, la fede, l’arte e la natura s’incontrano piacevolmente disegnando pitture con i fiori nelle strade. A Spello, uno dei paesini più suggestivi di tutta l’Umbria, si svolge probabilmente quella più famosa in Italia. Le sue piazze, vicoli e stradine vengono ricoperte con circa 1.500 metri di “tappeti floreali” allestiti dai maestri infioratori spellani.

Cosa unisce queste tre realtà così distanti? A farlo ci hanno pensato i ragazzi e le ragazze del IlI DSM del corrente anno scolastico, sapientemente sostenuti dalla docente Francesca Ercoli. Nell’ambito del laboratorio di matematica, studiando poligoni stellati e tassellazioni nel piano, hanno proposto di realizzare i loro progetti a metà fra matematica e arte nell’ambito dell’infiorata di Spello. “A dare il caloroso benvenuto all’idea e alla sua realizzazione nella bellissima cittadina perugina – ricorda la prof.ssa Ercoli – sono stati il sindaco Moreno Landrini, e l’assessore comunale ai Grandi Eventi Guglielmo Sorci“.

Oltre al lungo e impegnativo lavoro in classe, gli studenti e le studentesse sono stati impegnati in un primo sopralluogo a Spello nel mese di maggio, accompagnati dai docenti Giorgio Tabani e Serena Piccioni. In quella occasione è stato visitato il Museo dell’Infiorata, potendosi confrontare direttamente con i dettagli tecnici della realizzazione. C’è stato poi tempo, oltre che per una visita approfondita del bellissimo borgo, anche per un primo, caloroso, benvenuto in presenza (dopo i tanti contatti telefonici) da parte del presidente dell’associazione organizzatrice dell’infiorata e dell’assessore Sorci. “Siamo molto felici di accogliervi perché, se è normale l’interessamento di comunità scolastiche geograficamente prossime, in questo caso venite anche da lontano e questo ci riempie d’orgoglio“.

Il museo dell’Infiorata

Alla vigilia del Corpus Domini, sin dal primo pomeriggio, le strade di Spello interessate sono state chiuse al traffico, mentre venivano montati impianti di illuminazione adeguati e si provvedeva ad allestire sistemi di protezione antipioggia e antivento. Dopodiché, con varie tecniche, si è iniziato ad eseguire il disegno sul fondo stradale, non soggetto ad alcun trattamento. E infine si procede a depositare i petali in tutta la loro bellezza (non trattati con agenti chimici o conservativi né con coloranti artificiali o polverizzati)  I lavori sono continuati l’intera notte fino alle 8 del mattino.

Un’esperienza indelebile per la delegazione del III DSM che ha partecipato. “Ci hanno fatto sentire a casa fin da subito. Durante tutta la notte venivano a offrici spuntini dolci e salati e bevande calde e fredde fino a concludere con un’amatriciana by night. Tutti, dall’assessore ai maestri infioratori, erano gentilissimi e disponibili. Vorrei assolutamente rifarla“.

E che fine fanno questi preziosi tappeti fioriti?” aveva a suo tempo chiesto uno dei ragazzi. “Beh con il passaggio del sacro corteo guidato dal vescovo… tutto si chiude, un po’ come un emblema della caducità della bellezza“.

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