Dipende da noi: “Basta con le piste di pattinaggio su ghiaccio”

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Sono i giorni del COP 28, dove l’ONU è chiamato a decidere se triplicare le energie rinnovabili, fare un patto per uscire dai combustibili fossili, attivare un fondo per i danni ambientali. Kate Marvel, scienziata, autrice del Fifth National Climate Assessment, in questi giorni, scrive: ”Abbiamo bisogno di una storia migliore da raccontare”. Gli ecologisti e gli scienziati si sono uniti e stanno, a gran voce, chiedendo storie diverse, storie che danno speranza, spiragli di vero cambiamento.

Ma poi arriva il Natale e le storie migliori non si possono raccontare perché il Natale non si tocca, deve portare i suoi frutti costi quel che costi!!!
Nelle Marche tra le 20 maggiori città, 12 avranno la loro pista di pattinaggio sul ghiaccio per tutte le festività: Ancona, Pesaro, Fano, Ascoli Piceno, Senigallia, Civitanova Marche, Macerata, Fermo, Osimo, Fabriano, Porto Sant’Elpidio, Recanati.
Sembra un divertimento assoluto, un modo unico per raccogliere famiglie e turismo al centro delle città, uno spasso irrinunciabile!

Allora prendiamo i dati alla mano: in un mese, ogni pista di pattinaggio sul ghiaccio artificiale (considerandole di 200 metri quadrati quindi un calcolo in difetto visto che ad Osimo è di 600m2) consuma 19.900 litri di acqua, 18.000 kWh di energia elettrica (3kwh/m2/giorno) ed emette 5,52 tonnellate di CO2 nell’atmosfera se lo moltiplichiamo per 12 di acqua si consumerà 238.800 litri, 216.000 Kwh di corrente e un’emissione pari a 66,24 tonnellate di Co2

La notizia di questi giorni è che a Macerata la pista di pattinaggio non si è potuta inaugurare perché era troppo caldo e non si è riuscito a formare il primo strato di ghiaccio.
Stiamo sforando 1,5°C di riscaldamento medio globale, non possiamo stare così scollegati da ciò che accade all’intero pianeta, non possiamo immaginarci un’isola felice ed intoccabile anche se è Natale.
Continuiamo a riempirci la bocca di parole contro la crisi climatica, ma le nostre azioni quotidiane sono incredibilmente e spaventosamente orientate a peggiorarla.

Coordinamento Marche – Dipende da noi

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