Quintana, un “rischio calcolato”?

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Quintana a tutti i costi, anche correndo qualche rischio a causa dell’assembramento che inevitabilmente ci sarà durante il corteo di andata e quello di rientro di entrambe le edizioni. Vale la pena correre questo rischio con la pandemia ancora in atto? Per l’amministrazione comunale, per i vertici dell’ente Quintana e, più in generale, per tutto il popolo quintanaro, la risposta è affermativa.

Lo stop del 2020 ha causato problemi economici alle casse dei sestieri, le cui sedi in periodo estivo lavorano parecchio. Per non contare che i costi per cavalli e cavalieri è stato necessario comunque sostenerli. Un altro anno senza giostre avrebbe aggravato la situazione economica e questo ha avuto un peso importante nella decisione, presa decisamente in extremis, di disputare i tornei cavallereschi del 10 luglio e dell’1 agosto. Farà naturalmente bene anche alle attività commerciali che in questi giorni potranno avvalersi di una presenza copiosa di persone per le vie del centro.

Quindi tutti contenti? All’apparenza sì, ma per capire se fare le Quintane 2021 sarà stato un azzardo dovremo aspettare i dati su un eventuale aumento dei contagi. Ma in questo un ruolo importante ce l’hanno coloro i quali si riverseranno per le vie del centro ad assistere al corte (al campo Squarcia ci sarà distanziamento): cercare di mantenere più possibile il distanziamento è doveroso.  

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