Sanità, Ameli (PD): “Il Comune di Ascoli Piceno si costituisca parte civile contro il medico arrestato”

5 minuti di lettura

Giuseppe Rossi. Ad Ascoli Piceno non si parla d’altro: chi è? Chi sono i suoi assistiti? 67 anni, ascolano, medico di Medicina Generale, convenzionato con Area Vasta 5 è in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia. La notizia dell’indagine e dei suoi esiti ha fatto il giro della rete, a livello nazionale (noi ne abbiam parlato QUI). “Perché il Comune di Ascoli Piceno non si costituisce parte civile nel processo che si incardinerà sulla vicenda? Chiedo al sindaco di verificare che ci siano gli estremi: non è possibile che l’immagine della città fuori dai nostri confini venga ancora una volta associata a fatti negativi“. Così Francesco Ameli, consigliere comunale e segretario provinciale del Partito Democratico. L’occasione è una conferenza stampa, convocata in fretta e furia dal Pd, per parlare di un argomento di (purtroppo) stretta attualità: l’emergenza sanitaria.

HUB VACCINALE

Il neosegretario comunale Angelo Procaccini ha esordito con l’annoso problema delle interminabili code all’esterno del centro vaccinale presso la Casa della Gioventù. E ha parlato di “disattenzione a tutti i livelli e ingenuità da parte del Comune” per “aver preso sotto gamba” l’aggravarsi della situazione e la relativa organizzazione. Pietro Frenquellucci, consigliere comunale ed ex candidato sindaco è stato ancora più netto: “Si tratta di incapacità pura e semplice. Mentre in Israele si programmavano quarte dosi e qui si iniziava a parlare di variante Omicron, l’Amministrazione comunale dov’era? La verità è che non sanno guardare al di là del proprio naso. C’era necessità di programmare spazi e personale adeguati all’evolversi della situazione“.

Procaccini infatti ha sottolineato: “Va benissimo lo spostamento al Palazzetto dello sport di Monticelli, per evitare di vedere quelle lunghe code in piedi all’aperto ma se poi il personale addetto alla vaccinazione resta lo stesso il passo in avanti è molto parziale…“. Sia Procaccini che Luca Gabrielli (in collegamento video a causa di una quarantena), segretario del circolo Pd di Monticelli hanno sottolineato come “il quartiere più grande di Ascoli torna a essere sempre più nient’altro che un dormitorio. L’unica scuola di Ascoli, che di base era poi la struttura più nuova, chiusa da tempo immemorabile per terremoto e trasferita, al velodromo i lavori sono partiti solo ora, il Palazzetto dello sport che torna a essere hub vaccinale… Cosa resta? La parrocchia. I giovani devono per forza spostarsi per fare aggregazione. Si mette al centro questo quartiere solo quando si è in campagna elettorale“.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 10 persone e persone in piedi

Si­gno­ri di­ri­gen­ti sa­ni­ta­ri e si­gno­ri po­li­ti­ci tor­na­te a scuo­la!! Le mae­stre vi spie­ghe­ran­no co­s’è la pro­gram­ma­zio­ne!”. Questo era il cartello esposto da gio­va­ne atle­ta nel cor­so del sit-in di pro­te­sta che si è svol­to ieri di fron­te al Palazzetto dello Sport. “Su quel car­tel­lo è rias­sun­to tut­to il pen­sie­ro del­le cen­ti­na­ia di gio­va­nis­si/​e e dei vari al­le­na­to­ri ed edu­ca­to­ri che dal­la mat­ti­na (le­zio­ni di gin­na­sti­ca scuo­la me­die) e po­me­rig­gio e sera (al­le­na­men­ti e gare di cam­pio­na­to) uti­liz­za­no l’im­pian­to – ha scri­tto su Fa­ce­book Clau­dio Ma­ri­nuc­ci, pre­si­den­te del­la so­cie­tà di pal­la­vo­lo “Le Quer­ce Mon­ti­cel­li” – per ca­ri­tà, la sa­lu­te vie­ne pri­ma di tut­to e in que­sto mo­men­to di emer­gen­za ha si­cu­ra­men­te la prio­ri­tà! Ma quel­lo che mi fa ar­rab­bia­re è il fat­to che han­no avu­to di­ver­si mesi per tro­va­re una lo­ca­tion ido­nea al­ter­na­ti­va (e ce ne sono tan­te) e si sono ri­dot­ti a gen­na­io nel pie­no di tut­te le at­ti­vi­tà sco­la­sti­che e spor­ti­ve a crea­re un di­sa­gio così gran­de”.

Rincara Ameli: “L’as­ses­so­re re­gio­na­le alla Sanità Sal­ta­mar­ti­ni ave­va an­ti­ci­pa­to l’in­ten­zio­ne di tro­va­re nuo­ve so­lu­zio­ni per i centri vaccinali non ade­gua­ti, tralasciando la nostra pro­vin­cia di Asco­li mentre venivano an­nun­ciati in­ter­ven­ti per Fa­bria­no, Se­ni­gal­lia, An­co­na, Jesi e Ci­vi­ta­no­va. Po­chi gior­ni fa, poi, la decisione della giun­ta di stan­zia­re un mi­lio­ne di euro per ade­gua­re, mi­glio­ra­re e po­ten­zia­re al­cu­ni pun­ti vac­ci­na­li (Se­ni­gal­lia, Jesi, Fa­bria­no, Ci­vi­ta­no­va Mar­che, An­co­na e San Be­ne­det­to del Tron­to), con l’e­sclu­sio­ne, però, ancora una volta di Asco­li. Eppure lì ci sono ben due as­ses­so­ri asco­la­ni, Ca­stel­li e la La­ti­ni. Il sin­da­co in tutto questo dov’è? Con quei fondi avremmo potuto trovare una soluzione adeguata ma diversa da Monticelli (e senza sacrifici per lo sport del quartiere): perché non uno dei tanti capannoni privati vuoti? Concludendo: E poi fra due mesi che si fa?; mentre Frenquellucci: “Dobbiamo pensare già, e programmare, per la quarta dose. Non facciamoci trovare impreparati!

Sanità regionale

Nelle Marche si sono registrati più di 1.600 casi nelle ultime 24 ore (con 5 i decessi e 2 ricoveri in più), con il 21% di occupazione dei posti letto, abbiamo superato la soglia di allerta del 20% dei pazienti Covid in terapia intensiva. Questo dato, insieme all’incidenza pari a 150 casi ogni 100mila abitanti e i reparti Covid ordinari superiori al 30%, è tra i parametri che definiscono il confine del passaggio tra la zona gialla e la zona arancione. Siamo, al secondo posto italiano, appena dopo la provincia autonoma di Trento – ricorda Procaccini -. L’organizzazione della sanità purtroppo è ancora una responsabilità puramente regionale… E abbiamo visto infatti il balletto nella nostra provincia fra ospedali Covid e non Covid”. Ameli ricorda il caso delle ambulanze del 118 che fanno la spola fra gli ospedali di Ascoli e San Benedetto per la scelta della Regione di far trattare i casi più gravi al ‘Madonna del Soccorso’ e i casi più lievi al ‘Mazzoni’. “E d’altronde i medici e tutti gli operatori sanitari sono allo stremo, mentre i fondi promessi dalla Regione per le indennità accessorie languono. Chiediamo la convocazione della Consulta della salute, chiediamo investimenti seri nella sanità… Certo registriamo il fatto che San Benedetto la sta facendo sempre più da padrona…” (su Ithaca ne abbiamo scritto QUI).

Ospedale Mazzoni, ASCOLI PICENO: voto 6.5 - opinioni, recensioni,  valutazioni, reparti, contatti
Il “Mazzoni” di Ascoli

Sulla scuola, sempre Ameli: “La proposta di Acquaroli è quella di un mini-screening gratuito domani 6 gennaio per i ragazzi di elementari e medie, che abbiano sintomi o abbiano avuto contatti a rischio (o potenzialmente tali). Si tratta di una scelta parziale ma soprattutto inutile: perché tracciare quelli che già dovrebbero contattare il medico di famiglia, essere in isolamento o seguire il percorso di quarantene e tamponi predisposto per legge? Perché non si è pensato di tracciare anche i ragazzi delle superiori che rispetto ai loro colleghi più piccoli hanno molti più contatti a rischio con una rete sociale molto più diffusa fuori dal scuole e famiglie?“.

L’Amministrazione Fioravanti

In conclusione, gli esponenti del Pd hanno all’unisono affermato che la città soffre di una mancanza di programmazione a tutti i livelli e in tutti i campi. Dalla questione scuole e terremoto, al covid fino alla candidatura come Capitale italiana della cultura 2024: “Noi la sosteniamo, faremo anche dei passi col ministro della Cultura Franceschini per quanto possibile, ma la maggioranza ci crede davvero? Non sarà forse una gigantesca arma di distrazione di massa?

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

L’ASA Ascoli fucina di campioni

Next Story

Giocare o non giocare, il dilemma della Federazione

Ultime da