Frida Art Academy, cosa succede al Polo Sant’Agostino?

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A novembre del 2021 gli ascolani sono venuti a conoscenza, in mezzo alle paure del Covid, che avrebbe aperto un’Accademia di belle arti in Ascoli Piceno. Cosa avrebbe significato per la città? Cosa sarebbe arrivato esattamente? Pochi riuscivano a percepirne la sostanza. A distanza di sette mesi ci siamo messi a cercare di capire e indagare sul movimento di ragazzi e ragazze che da un po’ di tempo vediamo al Polo Sant’Agostino, sede della Frida Art Academy. Ne abbiamo parlato con il direttore della struttura Zeno Rossi.

Direttore ci siamo visti circa un mese fa per il premio Sparti (ne abbiamo parlato QUI) e non potevamo fare a meno di notare la grande affluenza, quindi Frida non è solo didattica? Ci racconti.

“La Frida Art Academy nasce come ente formatore e si occupa, come ogni accademia, di arti visive e tutte le discipline annesse. Il premio Sparti fa parte degli eventi espositivi, work shop e incontri che avvengono in una struttura del genere durante l’anno accademico”.

Ma l’afflusso sembrava essere davvero sui generis?

“Sì, abbiamo avuto circa 60 artisti partecipanti, di cui alcuni di grande rilievo; al vernissage sono state registrate 150 firme di ingresso e oltre 800 nel mese. Un successo che nemmeno noi potevamo lontanamente immaginare”.

Abbiamo visto opere concettuali, linguaggi contemporanei, video performance: un’arte diversa da quella a cui siamo abituati.

“L’arte è arte ed è interessante solo quando si spinge oltre la consuetudine, solo se diventa ricerca dell’io e delle sue espressioni. Per nostra estrazione ci occupiamo solo di linguaggi contemporanei, possibilmente di levatura”.

Come si spiega la grande affluenza?

“Il polso lo abbiamo dai ragazzi iscritti: la voce unanime è che un posto così mancava. Un luogo che si occupasse di discipline artistiche, che desse spazio ai linguaggi espressivi era una loro esigenza”.

Crede che i giovani sentano questa impellenza di esprimersi, quasi una necessità?

“Sicuramente, sono loro che ci spronano, che ci spingono sempre oltre. Molti frequentano gli spazi anche oltre le ore di didattica”.

Quali sono in questo momento i corsi attivi?

“Abbiamo: Elementi introduttivi del disegno e della pittura, Fotografia (un corso di grande spessore con tre docenti di cui due di ambito internazionale), Pittura e scuola libera del nudo (il corso più frequentato), Storia dell’arte con il prof. Gigi Morganti, Modellato dal vero per la sezione scultura e a Giugno aprirà il grande corso del fumetto Manga.
Oltre questi abbiamo i due Corsi di Alta Formazione artistica di Accademia di belle Arti di Macerata in Scenografia e Cinema”.

Un’offerta importante.

“Vista la nostra giovane età abbiamo raggiunto un interessante livello”.

Quanti ragazzi frequentano l’Accademia?

“Con i prossimi iscritti al corso Manga dovremmo raggiungere circa i 40 iscritti. Come primo anno sono molto soddisfatto. Senza considerare gli iscritti all’alta formazione artistica di ABAMC per l’anno accademico 2022/23”.

Cosa si aspetta dal futuro e da questo territorio?

“Non molto di più di quello che stiamo già ottenendo. Siamo in un posto splendido messoci a disposizione dalle attuali istituzioni. Abbiamo un’ottima interazione con altre realtà locali. Da oggi, sabato 14, comincerà il festival PUPUN e sarà presente una macchina scenica da noi progettata e realizzata per Compagnia dei Folli insieme a Fondazione Pergolesi Spontini. Abbiamo interazioni con imprenditori locali mecenati. Il rapporto con Macerata è solido e costruttivo, gli iscritti lentamente ma in crescita. Non posso volere molto di più”.

Che rapporti ha con la giunta Fioravanti, soddisfatto del supporto fornito?

“Non posso che parlarne bene. Tutto questo non esisterebbe senza la loro forte volontà. Un progetto del genere resterebbe pur sempre un progetto, senza la volontà delle istituzioni”.

Insomma molto soddisfatto?

“Per mia indole non lo sono mai. Volevo questo progetto per Ascoli, la mia città, diciamo che siamo partiti bene”.

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