Quando difronte ad una situazione quasi compromessa si riesce in parte a rimediare si è soliti dire: “E’ andata di lusso”. Ecco, questo è quanto capitato all’Ascoli al cospetto del Como rischiando di subire un clamoroso KO ma è riuscito miracolosamente a salvarsi a pochi minuti dal termine dell’incontro grazie al goal messo a segno da Simic.
Partita dall’andamento rocambolesco, terminata con il pirotecnico risultato di 3 a 3 ma di bello c’è stato poco da vedere se non gli incredibili errori dei difensori ascolani, che hanno favorito le tre reti dei lariani, e gli altrettanti svarioni della retroguardia ospite che si è lasciata sorprendere nonostante abbia giocato, in vantaggio di un goal, in superiorità numerica per l’espulsione dello scriteriato Gondo.
Lo spartito è sempre lo stesso, così come la musica che suonano i ragazzi di Bucchi. Davanti al proprio pubblico l’Ascoli non riesce a costruire gioco e a fare pressing: preferisce subirlo andando così sistematicamente in confusione. Contro l’undici lombardo i giocatori sono riusciti ad evitare la quarta sconfitta casalinga solo perché hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, atteggiamento lodevole, ma anche perché Longo e compagni ha commesso il grave errore di aspettare l’Ascoli nella propria trequarti campo.
Eppure dopo appena sei minuti di gioco, grazie all’autorete di Cerri, l’Ascoli si è venuto a trovare in vantaggio con il Como che non accennava a reagire. Due clamorosi cadeau dei difensori bianconeri – punizione dalla trequarti con tutti che stavano ammirando quanto fosse bello il pallone, passaggio per Mancuso che indisturbato è potuto andare in goal, situazione ridicola quella ha determinato il 2 a 1 per il Como con Simic che è saltato a vuoto consentendo a Mancuso di battere Guarna da pochi metri – ma non è la prima volta che si registrano errori così gravi. Strano che una difesa ben registrata da qualche partita a questa parte compia disattenzioni fatali. E’ stato evitato il peggio ma ci sono diverse cose nell’Ascoli che vanno analizzate e corrette se si vuole percorrere una “rotta” tranquilla.
IN – Simic, solo per il goal del 3 a 3; Botteghin, a parte qualche sbandamento; Collocolo, incontenibile; Ciciretti, due partite due goal e spina nel fianco per gli avversari.
OUT – Falzerano, ancora oggetto misterioso; Dionisi, mai nel vivo della manovra; Gondo, non si rende conto che è una partita di calcio e non di lotta libera.