Frida cresce, ma la storica sede ascolana vacilla

Oggi abbiamo visto una grande affissione di FRIDA allo storico manifesto del Joly, allora siamo andati a trovarli 

838 visualizzazioni
3 minuti di lettura

FRIDA, acrostico di Fondazione Ricerca Discipline Artistiche (di cui abbiamo scritto con gli ultimi aggiornamenti QUI), apre il 2025 con un consolidamento importante, oltre dieci scuole libere di indirizzo tra cui: Illustrazione Botanica, Fonofigurazione, Scuola libera del nudo, Modellazione in argilla, una scuola per bambini e molte altre. Docenti di fama internazionale insegnano nell’Accademia, si sta parlando in questi giorni anche di un possibile corso di tecnica pittorica con Pino Procopio.

Resta siglato l’accordo con una università privata per la triennale in “Applicazioni per le arti visive” appena verrà trovata una sede più adatta. Questo corso universitario fortemente innovativo potrebbe essere uno sbocco solido per i ragazzi del liceo artistico. Nell’ultimo anno si sono iscritti oltre 120 allievi nei vari corsi, si sono tenuti 12 workshop, sono stati istituiti due premi con borse di studio il Tonino Fanfulla Ancaria d’Oro e l’ormai storico Premio Sparti concorso internazionale di arte contemporanea. I numeri del premio Sparti sono tra l’altro di grande rilievo: 32 artisti ospitati nell’edizione 2024, 64 opere d’arte, 4 stati esteri coinvolti, 21 persone di staff, 500 cataloghi distribuiti in tutta Italia, 18 le testate di settore che hanno parlato del premio, 1800 visitatori nel mese di esposizione, 4 le sedi espositive, parlano da soli. 

In via delle Canterine invece il Frida Museum, area espositiva attivissima e gremita di persone nel week end passato, è la sede espositiva stabile del gruppo FRIDA. La personale di Vincenzo Lopardo e la VerboFonoFigurazione di Claudio Frasca Polara, Emiliano Albani e Lucio Alfonzi hanno riempito le sale. L’acquisizione del nuovo staff per la galleria sta dando i suoi frutti, soprattutto la direzione degli spazi affidata a Lucio Alfonzi. 

Il Frida museum con Zeno Rossi e Omar Galliani

Ci aspettano le mostre di Giuseppe Palumbo il 27 marzo, disegnatore di Diabolik e collega di Zeno Rossi in Frigidaire, con le sue tavole originali ed il 24 maggio, data di apertura del Premio Sparti 2025, con la personale di Dario Capello, sotto la cura di Niccolò Giacomazzi, vincitore del premio 2024. 

La Frida Art Academy realizzerà a Giugno anche il nuovo murale del Molo Sud di San Benedetto del Tronto su un tema poetico legato al confine, il tutto ancora coperto da segreto. 

La sponda adriatica sta attirando tantissimo l’Accademia e si sta parlando di una nuova apertura nella Riviera delle Palme

Il Frida museum con Zeno Rossi

Non da ultimo gli innumerevoli viaggi e ritiri d’arte
L’ente didattico è sempre presente con i suoi allievi alle biennali di Venezia, sia Architettura che Arte, con una dimora fissa in Calle Sarasina dietro la sede giardini delle biennali. Interessantissimo anche il ritiro sul Gran Sasso al B&B “Lu Ciarrote” proprietà dell’artista Maria Jenie Rossi che ospita gratuitamente ogni hanno gli allievi per un week end dedicato al ritiro artistico. 

Ultima citazione va alle arti performative per il Carnevale 2025: all’interno del premio Tonino Fanfulla Ancaria d’oro sarà attivato un workshop unico per il suo genere, il direttore Zeno Rossi firma l’accordo con Fabrizio Paladini per un corso di Commedia dell’arte contemporanea. L’attuale direttore del Teatro Studio Maschera di Treviso, artista di fama internazionale in questo momento attivo a Budapest ed appena tornato dai suoi appuntamenti oltre oceano a Chicago e Philadelphia, sarà partner e docente presso la Frida Art Academy all’interno delle discipline dedicate alle arti performative aprendo un possibile rapporto stabile tramite l’Accademia con la famiglia Silvaggio proprietaria del premio Fanfulla. 

La FRIDA a.p.s. è un ente formatore del terzo settore e facente parte di Bottega del terzo settore per questo completamente indipendente, autofinanziato e non a scopo di lucro

La stessa struttura vive con le donazioni di privati e mecenati del territorio oltre alla partecipazione a bandi di indirizzo cultura. La sua presenza sul territorio ha già cambiato il modo di pensare l’Arte, di sentirla come parte vitale del tessuto cittadino, essa è un’impresa sociale che vede nel mondo dell’Arte e della cultura la possibile leva del miglioramento civico e sociale della comunità tutta, questa la sua mission. 

La sede ascolana però vacilla, il rinnovo dell’utilizzo degli spazi concessi dal comune al Polo Sant’Agostino non viene rinnovata da tempo e se la Pubblica amministrazione non interviene rischiamo di perdere una luminosa realtà in ambito cultura e questo sarebbe davvero un peccato. Il direttore Zeno Rossi rassicura ed è certo che il sindaco Marco Fioravanti troverà una quadra al problema. “Le possibilità ci sono, abbiamo anche un tavolo di co-progettazione per gli spazi in area ex Sgl Carbon, comunque le attività dell’Accademia e soprattutto gli eventi espositivi o i premi non si interromperanno. Le aule didattiche magari potranno spostarsi in comuni limitrofi fino a che qui non troveremo una location adatta”.
Ci saluta così il direttore. 

Il sindaco insieme a Zeno Rossi al Frida Museum

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Documentari, da Venezia “Russians at War”: la guerra vista dal fronte russo

Next Story

“A più voci per la memoria”: l’ottantesimo della liberazione di Auschwitz, un dialogo per non dimenticare

Ultime da