Facciamolo meglio. Insieme. Il Festival dell’Antifascismo

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Si è sentita un’energia diversa ad Ascoli Piceno. L’abbiamo sentita crescere nelle vie e nelle piazze, nelle voci, nelle mani che si sono alzate non semplicemente contro qualcosa, ma per qualcosa. Dopo la bella manifestazione (di cui abbiamo parlato abbondantemente QUI), Ithaca editoriale si vuole fare (solo) portavoce di un desiderio collettivo che non vuole più rinchiudersi fra le proprie quattro mura domestiche. Noi siamo solo una piccola rivista, ma non ci sentiamo più soli.

È ora di cambiare..
È ora di fare meglio, come ci invita a fare il leader della sinistra francese Jean-Luc Mélenchon nel libro appena tradotto in italiano (che in francese si intitola proprio “Faites mieux!“).
Noi vogliamo provare ad accogliere questo invito. E lo rilanciamo: facciamolo tutti, facciamolo insieme.

Oggi presentiamo il logo del Festival (permanente) dell’Antifascismo, ma soprattutto lanciamo un progetto aperto, radicalmente inclusivo, costituente. Non un contenitore già definito. Non un vessillo da sventolare. Ma un cappello comune, sotto il quale tutte le realtà del territorio che lo vorranno – politiche, associative, sindacali, culturali (senza alcun limite, che non sia la Costituzione italiana) – possano incontrarsi, conoscersi davvero, co-organizzare, co-partecipare.

Ogni realtà potrà proporre una propria idea: una proiezione, una conferenza, un laboratorio, un concerto, un presidio, un dibattito, un reading, una festa, una performance, una mostra, uno spettacolo (e così via).
E tutte le altre cercheranno di dare una mano. Offriranno supporto, idee, partecipazione. Il tentativo è quello di costruire un cartellone comune, non come somma di eventi, ma come vivace tessuto condiviso di resistenza culturale.

Perché la cultura o è Politica o è puro decoro.
E noi vogliamo una cultura che pensi, che dica, che indichi la strada per agire.
Una cultura antifascista, nella sostanza e nelle forme. Come la nostra Costituzione.

Il festival sarà anche un esercizio di avvicinamento e riconoscimento reciproco. Non si tratta di annullare le differenze, ma di superare l’isolamento. Ognuno con la propria voce, ma parte dello stesso coro.
Un antifascismo praticato, condiviso, partecipato. Non rituale, ma vivo. Non nostalgico, ma visionario.

Il primo piccolo evento che vogliamo proporre è in programma per il prossimo 21 giugno.
Presto avrete tutti i dettagli. Ma fin da ora, chiediamo il contributo di tutte e tutti. Idee, risorse, presenze, entusiasmo. Siamo pronti ad ascoltare, a costruire insieme.
Abbiamo bisogno di noi. Perché il Festival non è di qualcuno. È nostro.

Questo territorio è colmo di intelligenze, di storie, di energie che troppo spesso restano isolate, disilluse, scollegate, sconosciute.
Il Festival dell’Antifascismo vuole essere un punto di raccordo, una casa aperta, una scintilla.

Abbiamo la responsabilità di non disperdere questo momento, come tanti ci chiedevano qualche settimana fa.
Abbiamo la forza e la voglia per fare meglio.
Abbiamo una storia da onorare e un futuro da scrivere.
Insieme. Tutti.

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