Roberto Mancini, Gianmarco Tamberi e ViviAmo le Marche nel ricordo di Maurizio Capponi

Le Marche sono belle perché sono plurali, sono diverse e si integrano a perfezione; per crescere ancora, devono sapersi proporre, sempre di più, insieme. ViviAmo le Marche.

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Poco dopo il primo evento sismico dell’agosto 2016, pensai che sarebbe stato importante pensare già da subito ad una campagna di comunicazione che, malgrado il periodo tragico, guardasse al futuro. La campagna la chiamai ViviAmo il Piceno e chiesi ad alcuni testimonial (come Tullio Pericoli, Giuseppe Piccioni, Juri Chechi) la loro disponibilità gratuita che fu immediata.

I terremoti successivi nella altre province mi fecero, logicamente, cambiare il claim in VivAmo le Marche e così, in collaborazione con la Regione Marche che presentò il progetto alla BIT di Milano nel marzo 2017, i 25 testimonial furono rappresentativi di tutte le Marche.

l format prevedeva un’immagine di paesaggio abbinata, sempre diversa, alla foto del testimonial e una frase coerente con lo slogan della campagna. Dato che i tempi tecnici di realizzazione erano strettissimi ho inviato ad ogni singolo testimonial una frase tipo per spiegare cosa mi aspettavo da loro. Sta di fatto che, forse anche per un po’ di pigrizia, quasi tutti hanno approvato quello che avevo scritto. In particolare alcuni, come Dante Ferretti, Mauro Uliassi, Gianmarco Tamberi e altri mi hanno ringraziato per aver espresso in modo efficace il “loro” pensiero.
Dopo quattro anni torno sulla campagna ViviAmo le Marche perché in questa estate travagliata sono in piena attualità e meritata gloria questi due testimonial (e le “loro” frasi).

Con il calcio giocato e insegnato ho incontrato il mondo; le mie radici hanno contribuito alle vittorie e ad andare avanti nei momenti difficili; perché la mia Regione sa lottare e vincere.

Roberto Mancini

I giovani delle Marche volano alto.
Così possono ammirare meglio i nostri paesaggi infiniti

Gianmarco Tamberi

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