Superbollette, bar e ristoranti: “Così siamo a rischio chiusura”

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Si sentiva nell’aria la “mazzata” energetica a carico delle imprese con una  previsione del 76% medio di aumenti (ne abbiamo parlato anche QUI), ma l’arrivo delle bollette reali ha gettato nello sconforto le imprese del sistema turistico nella provincia di Ascoli Piceno, così come in altre zone del territorio nazionale – si afferma in una nota della federazione pubblici esercizi della provincia -. Strutture ricettive, ristoranti e bar in senso lato, dovranno pagare per costi elettrici aumentati del 100%, fino al 300% in alcuni casi, a fronte di incassi estremamente ridotti per la inferiore mobilità dei consumatori. 

Anche i costi idrici sono in parte aumentati e si attendono le bollette del  gas.  In questo modo le centinaia di imprese del sistema turistico provinciale,  una delle leve strategiche di crescita economica del territorio, si  troveranno a breve di fronte alla scelta drammatica di chiudere o di proseguire l’attività contraendo al massimo i costi, a discapito in entrambi  i casi dei livelli occupazionali complessivi, considerando insieme titolari  e lavoratori. 

Preoccupati dallo scenario futuro, fortemente negativo, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi FIPE Confcommercio del Piceno lancia un appello  ai parlamentari ed alle amministrazioni locali affinché rappresentino nelle rispettive sedi di competenza i problemi reali del mondo imprenditoriale ed adottino soluzioni adeguate a ridurne i costi; non sono le poche migliaia di euro dei cosiddetti ristori che ne permetteranno la sopravvivenza. 

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