Cinque racconti gialli ambientati in Ascoli

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Una delle cose che preferisco è parlare di libri scritti da autori nostrani e, stavolta, da questo punto di vista siamo al massimo, considerando che, ciliegina sulla torta, anche l’editore abita sotto le cento torri. Non si tratta di un solo autore, ma di ben cinque appassionati di scrittura che hanno scelto di misurarsi con una delle specialità più difficili e ardue della narrativa, il racconto giallo. Infatti alle difficoltà consuete di delineare la psicologia dei personaggi e l’intreccio della trama capace di interessare il lettore, si aggiunge quella di delineare un coerente percorso investigativo in grado di giungere ad identificare il responsabile del delitto

Stiamo parlando Giallo Piceno edito da Capponi Editore che mette insieme cinque racconti gialli scritti rispettivamente da M. Gabriella Mazzocchi (che ha curato anche l’edizione), Giancarlo Mei, Ugo Quartaroli, Francesco Tranquilli e Federica Zeppilli. Il volume è impreziosito dalle illustrazioni, una per racconto, di Valeria Mutschlechner che ha disegnato anche la copertina. Particolarmente interessante anche la prefazione firmata da uno dei giallisti italiani emergenti, Alessandro Robecchi.  I cinque autori (per la precisione quattro ascolani e un sambenedettese) non sono alla loro prima esperienza letteraria e hanno passate e interessanti frequentazioni con il genere mistery.

Non spetta certo a me indicare quale sia il migliore. Sono tutti interessanti e validi, anche se a me hanno incuriosito particolarmente quelli di Francesco Tranquilli e Federica Zeppilli. Il primo perché è costruito sulla partecipazione alle indagini di Maurizio De Giovanni (lo scrittore che ha creato il commissario Ricciardi e i Bastardi di Pizzofalcone) che si trova alle prese con l’omicidio, in un camerino del teatro Ventidio Basso poco prima che entri in scena, di un famoso tenore. Quello di Federica Zeppilli vede impegnata a risolvere il mistero una ballerina-coreografa, Chiara Palermi, che è già protagonista di un precedente giallo dell’autrice. Suscitano però grande interesse anche il racconto di M. Gabriella Mazzocchi (che da storica dell’arte fa ruotare il suo scritto su un quadro di grande valore scomparso nel turbine della guerra), mentre Giancarlo Mei fa muovere i suoi personaggi nelle atmosfere claustrofobiche del Forte Malatesta. Vive invece di inattesi colpi di scena Furia Abbagliante di Ugo Quartaroli

Delitti e misteri che hanno il profumo delle olive e l’aroma della passerina e che ruotano speso intorno a piazza del Popolo. Ma è tutta da città, con i suoi colori ed i suoi ritmi, a fare da scenario come proclama del resto il sottotitolo del libro (“5 delitti tra le rue”). Il libro è stato edito a fine settembre ed è stato ufficialmente presentato nei giorni scorsi.

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