Dal premier Meloni la speranza di nuove infrastrutture: “Ricucire Tirreno e Adriatico”

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Il discorso programmatico del neo premier Giorgia Meloni ha riacceso le speranze di ottenere nuovi collegamenti viari tra l’Adriatico e il Tirreno. E di conseguenza anche il Piceno torna a sperare per uscire dall’isolamento reso ancora più pesante dal sisma del 2016.

L’applauso al termine del discorso del presidente Meloni (foto da governo.it)

Se il sogno resta la ferrovia dei due mari, gli obiettivi più concreti sono sempre quelli dell’ammodernamento definitivo della Salaria, nel tratto Trisungo-Acquasanta con i cantieri in corso al momento solo fino a Favalanciata e di un collegamento più veloce con Teramo per agganciarsi all’autostrada A24. In quest’ultimo caso le possibilità sono due: mettere mano alla Piceno-Aprutina da rendere una strada a scorrimento veloce o un nuovo tratto veloce da Castel di Lama fino ad Ancarano-Garrufo e la bretella per Teramo.

Le parole del presidente Meloni sui nuovi collegamenti sono rimbalzate anche nella diretta dei siti nazionali di informazione (Repubblica.it) durante il discorso programmatico pronunciato alla Camera nella mattinata di martedì 25 ottobre. “E se le infrastrutture al Sud non sono già rinviabili, anche nel resto d’Italia è necessario realizzarne di nuove, per potenziare i collegamenti di persone e merci ma anche di dati e comunicazioni. Con l’obiettivo di ricucire non solo il Nord al Sud, ma anche la costa tirrenica a quella adriatica e le Isole con il resto della Penisola”. Anche le stesse colorazioni politiche delle Regioni Marche e Abruzzo con il governo oltre nutrita pattuglia di parlamentari piceni potrebbero essere determinanti per riaprire il discorso sulle nuove infrastrutture.

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