Dopo Ayroldi e Abisso, adesso tocca a Serra. l’Ascoli recupera i “trombati”

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Dopo ogni caduta ci si rialza sempre nella vita e si  ricomincia. E’ la regola. 

Ricomincia il ragazzino dopo una caduta dalla bicicletta dove era salito per imparare, ricomincia l’uomo maturo che vede frantumarsi un matrimonio  dichiarato eterno, e ricomincia anche l’anziano che, a forza di cadere e rialzarsi ha le ossa rotte, ma continua…

Mercoledì è caduta l’Ascoli. Demeriti suoi o colpa dell’arbitro? C’è chi  è sempre alla ricerca di un colpevole e chi l’accetta con filosofia, in ogni caso, quello che è fatto è fatto e mai nessuno restituirà quello che s’è perso. Riparte allora e lo fa con la sua voglia matta di centrare quei play off, che in partenza sembravano impossibili e che oggi sono a portata di mano.

Riparte anche il direttore di gara, quel signor Marco Serra che con l’Ascoli detiene un singolare primato: ha diretto i bianconeri per ben 14 volte con un bilancio non esaltante: tre vittorie dell’Ascoli, cinque pareggi e sei sconfitte. In alcune circostanze il feeling fra Serra e l’Ascoli non è stato idilliaco per via di alcune decisioni avverse ai bianconeri. Ma, se la mente non ci inganna, non è sembrato mai in malafede. 

Marco Serra, però, è assurto agli onori della cronaca  con la partita Milan –Spezia, quando a cinque minuti dalla fine non applicò la norma del vantaggio e, dopo che Messias nel prosieguo dell’azione aveva portato in vantaggio il Milan, tornò indietro decretando una punizione a favore dei rossoneri. Il macroscopico errore fece scalpore e l’arbitro venne sospeso.

Adesso, dopo quasi due mesi, riprende a dirigere ripartendo dalla serie “B”. E siccome noi non siamo prevenuti nei confronti dei direttori di gara, ma li giudichiamo da come si comportano in campo, auguriamo di tutto cuore a Marco Serra – al Var ci sarà Ivano Pezzuto di Lecce – di uscire domenica sera dal Duca fra gli applausi degli spettatori presenti sugli spalti e di ricevere le congratulazioni degli “attori” che avranno giocato ai suoi ordini.

Purtroppo, però, è da alcune settimane che gli arbitri assegnati, tutti nella necessità di ripartire dopo brutte cadute, non fanno che commettere errori macroscopici, finendo con il falsare il risultato finale.

Dopo Ayroldi, che ne ha combinate di tutti i colori, Abisso, che ha dimostrato di non conoscere i rudimenti del mestiere, adesso arrivare un flagellato. Che Dio ci aiuti!

Duke Ellington, che nella vita ha forgiato fior di musicisti, composto brani jazz definiti “quadri musicali” e che più che suonare, secondo la critica “dipingeva con i suoni”, aveva una sua regola che l’Ascoli dovrebbe far sua e magari anche questi arbitri da recuperare : ” ci sono due regole nella vita, la prima non mollare mai, la seconda non dimenticare mai la regola numero 1″

L’allenatrice dell’Ascoli Sottil

Intanto, al termine dell’allenamento di rifinitura, svoltosi al Picchio Village nel pomeriggio, Sottil ha diramato la lista dei convocati per la partita contro il Frosinone.

Portieri: Leali, Guarna, Bolletta.

Difensori: Baschirotto, D’Orazio, Bellusci, Botteghin, Falasco, Tavcar, Quaranta, Salvi.

Centrocampisti: Buchel, Saric, Collocolo, Eramo, Maistro, Paganini, Caligara.

Attaccanti: Bidaoui, De Paoli, Dionisi, Iliev, Ricci, Tsdajout.

Ben sei sono i giocatori diffidati: Bellusci, Bidaoui, Botteghin, Collocolo, D’Orazio, Iliev mentre sono indisponibili Fontana e Felicioli.

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