Visto che gran parte del materiale è ascolano, non era meglio farla alla cartiera Papale?
Rafforzare l’istruzione tecnica agraria dotando gli Istituti marchigiani delle necessarie attrezzature “da campo”. Con questo obiettivo la Regione Marche ha stanziato 120 mila euro per potenziare i macchinari necessari a scopo didattico. Gli istituti a indirizzo agrario (sono otto nelle Marche) possono richiedere le agevolazioni dietro presentazione di specifici progetti. Il contributo riconosciuto dalla Regione sarà pari al 100 per cento delle spese sostenute per l’acquisto delle attrezzature.
“Riteniamo fondamentale, ma anche strategico per l’economia regionale, sostenere l’istruzione tecnica agraria nel suo compito di formare professionisti in grado di affrontare le numerose sfide poste dalla rapida evoluzione del sistema agricolo e rurale – afferma l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini – La definizione di questi contributi si è resa necessaria anche a fronte della circostanza per cui tali istituti beneficiano di scarse risorse finanziarie ma al contempo si trovano a dover far fronte a ingenti spese dovute alla gestione dell’azienda agraria connessa o dei laboratori, all’acquisto e alla manutenzione degli strumenti e delle attrezzature tecnico-scientifiche, nonché alle spese per garantire la sicurezza degli allievi e del personale”.
“Gli istituti agrari del territorio avranno la possibilità di acquistare attrezzature al passo coi tempi, che possano rendere funzionali gli insegnamenti teorici e pratici alle esigenze del mercato del lavoro – rimarca il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – La rapida evoluzione imposta al sistema agricolo e rurale implica una sfida impegnativa per l’istruzione agraria al fine di formare tecnici in grado di supportare tale evoluzione. Questa sfida potrà essere affrontata più efficacemente attraverso la messa a disposizione, nel percorso formativo, di attrezzature e strumentazioni tecnologiche che favoriscano uno sviluppo qualitativo degli istituti stessi”.
La somma a disposizione, pari a 120 mila euro, sarà divisa in due quote: 64 mila euro verrà ripartita equamente tra gli istituti agrari che avranno presentato un progetto ammissibile; 56 mila euro sulla base di alcuni criteri previsti (dotazione di un’azienda agricola, fatturato dell’azienda agricola, numero di studenti iscritti all’indirizzo agrario, collocazione del plesso nelle aree interne, nell’area del sisma, anno scolastico di istituzione dell’indirizzo agrario).