Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa.
Sabato 26 e domenica 27 marzo, oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Per l’occasione, la Delegazione e il Gruppo Giovani di Ascoli hanno voluto fare qualcosa di più. Alcune aperture più di altre vivranno di momenti di grande interesse. In particolare, apriranno le loro porte, la Fortezza Pia in tutta la sua bellezza ed avrà l’onore di essere impreziosita dai figuranti dei sestieri della Quintana di Ascoli. L’Elettrocarbonium invece ospiterà un’ esposizione fotografica di materiale storico, proiezione di un docufilm ed una performance estemporanea di pittura. All’Annunziata un percorso guidato accompagnerà i visitatori fino alle sostruzioni da poco tornate a nuova luce.
Soddisfazione da parte della Presidente Regionale, Alessandra Stipa”Trent’anni di Giornate Fai: mai sono cadute in un momento così difficile e angosciante come questo, ma vi chiediamo di seguirci per donarci tutti insieme alcune ore di benessere. Ancora sotto la morsa del Covid, a ottobre, la Delegazione e il Fai Giovani di Ascoli Piceno hanno scelto luoghi rappresentativi di un tessuto religioso sociale, economico, di una modalità di autorappresentazione della città stessa, cosi come si è raccontata nei secoli. Il Colle dell’ Annunziata: importante centro sacrale abitato già dai piceni e dai romani, decaduto, risorto nel medioevo, ma anche luogo di fortificazione ed ecco la Fortezza Pia, il cui camminamento viene aperto dopo oltre 20 anni di chiusura dal Fai Giovani. A valle Palazzo Bazzani, sede della capacità propulsiva economica della Cassa di Risparmio fin dai primi anni del ‘900 e l’Elettrocarbonium che ha scandito la vita lavorativa di tante famiglie ascolane, per oltre metà del secolo scorso. E attorno a questo bene, bellissimo esempio di archeologia industriale, che ha garantito la vita di tanti, nel bene e nel male (non si conoscevano a fondo i danni dell’inquinamento) sono riaffiorati i ricordi di tanti protagonisti della vita dell’azienda di quegli anni e in tanti hanno collaborato ad arricchire la conoscenza di questo luogo. Arte pura invece i disegni di Pier Sante Cicala restaurati ed esposti in Pinacoteca solo nelle Giornate FAI, per gentile concessione del Direttore dei Musei Civici Prof. Stefano Papetti. La delicata bellezza dei disegni di Cicala attestano della vivacità artistica del 600- 700 ascolano, che ospita una folta schiera di decoratori-pittori formatisi alla scuola pittorica romana che hanno abbellito fastosamente le dimore nobiliari ascolane, fino a raggiungere risultati eccellenti come le decorazioni di Biagio Miniera. Altro tema, la nostra montagna appenninica. Paggese borgo quasi indenne dal sisma e Capodacqua, distrutta. Vi chiediamo di tornare con noi in questi luoghi anche per toccare de visu cosa vuol dire mettere in sicurezza un bene, in questo caso la Madonna del Sole, il tempietto che verrà restaurato grazie al Fai e al Ministero. Seguiteci e iscrivetevi al Fai, se avete a cuore questa nostra Bellezza del paesaggio italiano. Ringraziamo infine in modo speciale le amministrazioni comunali di Ascoli, Arquata, Acquasanta, la Restart, l’Università, la Fondazione Carisap, la diocesi, i sestieri della Quintana e tutti coloro che hanno accolto questa iniziativa, comprendendone l’importanza e il significato di ripartenza”.
Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno: “Tornano le Giornate FAI di Primavera, la nostra città metterà di nuovo in mostra i suoi gioielli. Ascoli ha una grande bellezza, patrimonio culturale e pregio come poche altre. C’è molto impegno da parte del FAI per valorizzare le eccellenze del nostro territorio. La direzione è quella giusta: tutti devono sentirsi artefici del progetto e di una visione. Guardiamo avanti. La vera sfida sarà quella della trasformazione e della ripartenza dei nostri luoghi. La cultura sarà la chiave della nostra rinascita“.
Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno: “Esprimo grande apprezzamento per le Giornate FAI di Primavera ormai entrate nelle migliori tradizioni culturali a livello nazionale come vetrina qualificata e prestigiosa per far conoscere e promuovere luoghi, paesaggi e tesori artistici del nostro paese. Grazie all’impegno generoso e competente del FAI numerosi siti di straordinario valore possono essere scoperti e visitati, spesso per la prima volta. Una iniziativa dunque meritoria che contribuisce ad accendere i riflettori sul patrimonio artistico, culturale del nostro territorio in un momento storico difficile in cui risulta essenziale riappropriarsi di spazi di condivisone e socialità. Il Piceno, dalla costa alla montagna, offre risorse d’eccellenza e la Provincia, come Ente di Area Vasta è impegnata a favorire ogni sinergia e attività che ne promuova la crescita umana, culturale, sociale ed economica”.
Da un lato quindi potremo immergerci nella principale opera fortificata del sistema difensivo ascolano ed immergersi nella storia di questa antica costruzione, attraverso un suggestivo percorso che permetterà di giungere fino alla Torre del Cucco. La visita entrerà nel vivo, grazie ai figuranti dei sei sestieri della Quintana di Ascoli che daranno lustro all’apertura e faranno immergere il visitatore in un clima del tutto medioevale.
Dall’altro lato, potremo scoprire più da vicino una delle più importanti fabbriche del Piceno, che ha segnato la storia di un’intera cittadina e del suo lavoro. L’ex SGL Carbon ha rappresentato infatti, per generazioni di ascolani il simbolo dell’industrializzazione e del boom economico, diventando il motore propulsore dell’occupazione e dell’economia. Ormai da anni dismessa da sito produttivo, oggi, l’area che comprende 850 mila metri cubi di volumi tra capannoni e attrezzature, è in uno stato di totale abbandono. Grazie alle Giornate di Primavera, il Gruppo Giovani Fai vuole valorizzare questo sito che ha rappresentato per anni un elemento rilevante sia dal punto di vista economico sia da quello sociale.
“Dopo mesi di intenso lavoro, il gruppo FAI Giovani di Ascoli è riuscito a garantire l’apertura di due siti prestigiosi per la storia della nostra città. La Fortezza Pia sarà arricchita dalla presenza dei figuranti della Quintana, che permetteranno ai visitatori di immergersi in un clima del tutto medievale. Ringrazio l’amministrazione comunale, l’ingegner Milena Coccia, il presidente del Consiglio degli Anziani, Massimo Massetti, il coreografo Mirko Isopi e i sei sestieri. L’altro sito sarà l’Elettrocarbonium, che per diversi anni ha rivestito un importante ruolo socioeconomico nella storia della nostra città. Grazie alla Restart, proprietaria dell’area. Ancora oggi l’eco degli ex lavoratori è sempre presente, tanto che la sua apertura è stata resa ancora più intensa grazie ad un attento lavoro corale, che ha visto la partecipazione di diversi attori, a partire proprio dagli ex dipendenti. Ma il mio più grosso ringraziamento va alla nostra presidente Alessandra Stipa, la vera forza motrice del FAI delle Marche” ha concluso il Capogruppo del gruppo Giovani Fai Ascoli, Gino Petronio.
ELETTROCARBONIUM: CENTO ANNI DI STORIA DELLA CITTA’ DI ASCOLI
L’apertura dell’Elettrocarbonium sarà un momento di grande partecipazione. I visitatori potranno ammirare un’esposizione di fotografie e documenti messi a disposizione da Giuseppe Pierantozzi, Stefano Girolami, Renato Costantini, Giampiero Giorgi, Emidio Albanesi, Walter Luzi, Cinzia Mascetti, organizzata graficamente da Roberta Cavezzi.
Lungo il percorso si potrà assistere alla visione di un docufilm con testimonianze di alcuni ex dipendenti, realizzato per l’occasione da Daniele Castelli. Ci sarà uno spazio all’interno del capannone Expo per poter vedere al lavoro Valerio Carluccio: durante le due giornate l’artista ascolano realizzerà su un telo di 4×3 metri un disegno a tema Elettrocarbonium che sarà poi esposto lungo via Piemonte, all’uscita dello stabilimento.
GLI ALTRI BENI VISITABILI:
CONVENTO, CHIESA E PARCO DELL’ANNUNZIATA
L’intero complesso potrà essere visitato nelle sue aree storico-artistiche più significative e gustandosi piacevolmente allo stesso tempo uno splendido percorso nella natura e nella storia. Dalle sostruzioni fino alla visita alla Chiesa, chiostro e convento.
PALAZZO BAZZANI
ll FAI apre la sua sede regionale per far conoscere la qualità dello spazio architettonico e il valore storico dell’edificio, sorto nel periodo in cui la trasformazione dell’ambiente urbano è discussa nel dibattito internazionale sui centri storici e la loro salvaguardia. Questa visita offre qualche elemento per partecipare al dibattito eterno dell’architettura italiana: all’interno del palazzo Bazzani, giovani studenti ed esperti esporranno dati e teorie sulla città contemporanea.
PINACOTECA CIVICA – DISEGNI PIER SANTE CICALA
Ospitata nell’imponente Palazzo dell’Arengo. Si potranno osservare ammirare i disegni di Pier Sante Cicala, sperimentatore e interprete dei nuovi modelli proposti nella pittura e nell’architettura, nonché rappresentante della qualità dei documenti d’arte in una città, quella di Ascoli Piceno, attestante il valore di una cultura diffusa, che garantisce una solida e continua permanenza di bellezza da ammirare e da vivere.
*Sarà possibile partecipare per i soli iscritti ad una visita su prenotazione sul sito giornatefai.it con il professor Stefano Papetti, direttore dei musei civici (turni 11-12,30-16-17).
BORGO DI PAGGESE
Frazione del Comune di Acquasanta Terme, gode di un territorio paesaggisticamente prezioso e di una storia antica, testimoniata da piccoli ma numerosi gioielli d’arte. La chiesa di San Lorenzo (1275) si affaccia sulla piazzetta di Paggese con una parete in travertino realizzata dopo la distruzione della canonica per l’incendio appiccato dai Piemontesi nell’Ottocento. L’opera pittorica più importante è il trittico attribuito a Pietro Alamanno, allievo del Crivelli, Madonna col Bambino tra i santi Lorenzo e Marco, in realtà parte di un polittico smembrato e perduto, realizzato su commissione di Marino Melchiorre Sgariglia, il cui stemma campeggia alla sommità della torre di San Lorenzo
CHIESA DELLA MADONNA DEL SOLE A CAPODACQUA
Si potrà tornare dopo anni di interdizione, causa chiusura dell’intera zona dal punto di vista viario, ancora in questi luoghi, dove la ricostruzione non è iniziata, toccare da vicino la potenza devastatrice del sisma, giungere ai piedi dell’oratorio della Madonna del Sole, monumento adottato dal FAI.
Il contributo del FAI si è manifestato all’indomani della prima scossa, la Fondazione ha sollecitato la messa in sicurezza urgente, prontamente realizzata dal ministero con il supporto dei Vigili del Fuoco. Subito il FAI ha anche lanciato un appello di raccolta fondi nazionale a favore del monumento, cui hanno risposto tanti italiani donando 380 mila euro, che oggi si sommano al contributo del Ministero della Cultura e alle donazioni raccolte attraverso il portale Artbonus per ulteriori 490 mila euro, a coprire il costo complessivo del progetto di recupero. Pochi giorni fa è stato presentato ufficialmente il progetto di consolidamento e restauro ad Ascoli, alla presenza delle massime autorità e del presidente nazionale FAI, Marco Magnifico.