Ascoli primo amore, società permettendo

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Per un po’ ci siamo concessi il lusso di non parlare dell’Ascoli. Ne abbiamo parlato poco all’inizio del calciomercato e non ne stiamo parlando adesso che il campionato è già cominciato. Non abbiamo cambiato linea editoriale, anche se come il giornale è andato avanti in questo periodo qualcuno potrebbe pensarlo. Semplicemente abbiamo voluto fare una attenta riflessione su come muoverci in un settore che sembra essere diventato minato.

Quello che è successo lo abbiamo scritto ampiamente e molti di voi sicuramente se lo ricorderanno. Alla società bianconera non sono piaciute alcune affermazioni di un nostro giornalista e, seppure garbatamente, ci ha fatto sapere, tramite l’addetto stampa, che non gradiva certe insinuazioni e che continuando su questa strada ci avrebbero portato in tribunale.

La cosa, naturalmente, non ci ha fatto piacere e per qualcuno la reazione naturale è stata quella di “non interessiamoci più dell’Ascoli”. Una proposta plausibile seppure lontana da quello che è il ruolo del cronista. Ci siamo allora fermati per un po’ riservandoci di ricominciare da settembre con rinnovato entusiasmo e determinazione. Sperando di poter dire anche noi “chi ha avute ha avute, avute, avute, chi ha date ha date ha date, scurdimmece ‘o passate sime d’Ascule paisà” Perché, se non si è ancora capito, anche noi vogliamo quello che vuole il presidente Pulcinelli, solo che dovrebbe capire se qualche volta diciamo qualcosa che non gli sembra digeribile è perché facciamo il nostro lavoro di cronisti, non di lacchè, e tutto sommato ci sembra di averlo sempre fatto con passione, obiettività e, soprattutto, amore verso i gloriosi colori bianconeri.

E adesso veniamo al calcio giocato.

Calciomercato. Sta per finire e quindi è possibile tirare le prime somme, anche se resta ancora in bilico la posizione di Saric: resta o se ne va? E siccome dopo tante voci che lo volevano alla Sampdoria, all’Udinese, alla Cremonese, e chi più ne ha più ne metta, da qualche giorno sembra che la destinazione sia il Palermo. Consiglio non richiesto: fossimo in lui, dopo aver visto la squadra rosa-nero proprio contro l’Ascoli resterei con i bianconeri. Valentini, come al solito ha fatto un grande lavoro e le ultime due perle (Gondò e Pedro Mendes) fanno capire che la proprietà vola alto e che quella agognata promozione non è utopia.

Il neo acquisto Gondò

Campionato. Siamo alla terza giornata e l’Ascoli è tra le grandi: tre partite, due vittorie ed un pareggio che valgono la testa della classifica in solitaria . Di meglio non si poteva chiedere visto che due di queste tre sono state contro squadre con grandi ambizioni. Abbiamo visto la partita di Palermo e ne abbiamo ricavato una ottima impressione. Dire che in campo c’era una sola squadra è poco tanto che il 3 a 2 finale va molto stretto. Diciamo solo due episodi. Lancio verso Gondò che scatta non in fuori gioco, l’arbitro non trova di meglio che fischiare un fallo a favore dei bianconeri a centro campo, ignorando la regola del vantaggio. Forse non sarebbe stato goal, ma, vista la serata sì di Gondò e quella no del portiere palermitano, abbiamo la convinzione che il quasi goal era cosa fatta.

Secondo episodio, il goal annullato a Dionisi. Non siamo affatto convinti che il fuorigioco c’era, anche perché la ripetizione fatta a posteriori da Dazn era più una ricostruzione alla bella e meglio che le immagini da altra angolazione.

Ricordate la marcia trionfale di un certo Renna? All’inizio nessuno dava un solo soldo bucato né alla squadra né tanto meno all’allenatore. Poi finì come finì. “Se son rose allora fioriranno” basta avere fiducia e pazienza.

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