La Reggina vince con un solo tiro in porta, l’Ascoli neppure quello.

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Uno spettacolo di folla imponente al Del Duca:  circa 9 mila spettatori presenti per un incasso di 101 mila euro, record stagione. Il popolo ha risposto ancora una volta mentre l’Ascoli per la quinta volta ha deluso profondamente uscendo sconfitto al cospetto di una Reggina molto modesta che in 90 minuti ha prodotto un solo tiro in porta, ma vincente grazie a tre errori consecutivi in area dei bianconeri. Ma anche l’Ascoli è riuscito a tirare una volta verso la porta avversaria con Falzerano che di piatto è solo riuscito ad appoggiare la sfera all’indirizzo del portiere ospite. Per il resto meglio stendere un velo pietoso sulla prestazione della squadra e dei singoli.

Ormai conosciamo a memoria quali sono i difetti della squadra bianconera: non ha gioco in quanto manca di un regista, non fa pressing sugli avversari, preferendo subirlo, non ha due punte di peso. La Reggina è venuta al Del Duca con la sola intenzione di non perdere il confronto. Per oltre un’ora non si è visto nulla di interessante: gioco lento, errori a go-go sia dall’una che dall’altra parte, classica partita scapoli contro ammogliati. Più trascorreva il tempo e meno si capiva come le due squadre potessero occupare secondo e nono posto in classifica. Poi, è successo ciò che non ti aspettavi: nell’area bianconera difensori e centrocampisti hanno compiuto tre errori di disimpegno, nonostante il solito miracolo di Leali, e Rivas ne ha approfittato per colpire a “morte” l’Ascoli: colpito ed affondato, come nella battaglia navale. Che i 25 punti in classifica costituiscano un bottino soddisfacente è innegabile. Ma vedere una squadra incapace di dare, ogni qual volta gioca al Del Duca, risposte convincenti, decisamente provoca delusione e rabbia. I mali sono stati individuati ed i possibili rimedi suggeriti: non ci vuole un allenatore o un direttore sportivo, tantomeno un presidente, per capirli per cui è indispensabile correre i ripari.

Ogni qual volta la tifoseria è stata chiamata… all’adunata ha risposto come meglio non poteva. Ora il “pallino” è nelle mani dei dirigenti.

IN –  Leali: ha compiuto un miracolo sullo 0 a 0 ma poi ha dovuto capitolare difronte ai tre errori OUT – Gondo: un fantasma che vagava per il campo. Ma è proprio sicuro d’essere un attaccante biancinero e non un. Difensore aggiunto degli avversari?

Nota sull’arbitro. Abisso questa volta ha diretto discretamente anche se la partita non ha presentato situazioni di particolare criticità. Un solo appunto, di non poco conto: al 30mo del primo tempo Dionisi è stato colpito al volto da una gomitata rifilatagli da Fabbian: il “rosso” ci stava tutto.

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