Marche, i partiti politici e il 2×1000

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di Gianluca Traini

Dal 2015 è entrato in funzione come finanziamento pubblico ai partiti politici il 2X1000, una delle due modalità, insieme alle donazioni private, con cui la legge oggi dispone possano essere finanziati (escludendo, ovviamente, le risorse economiche di cui le attività dei partiti beneficiano in maniera “indiretta” attraverso i finanziamenti assegnati ai gruppi parlamentari).

I dati sul 2×100 sono pubblici e consultabili su una pagina apposita del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), che riporta per il livello nazionale il numero dei contribuenti che hanno deciso di versare il proprio 2X1000 ai partiti nonché gli importi totali dei finanziamenti ottenuti ogni anno da ogni singolo partito, mentre per il livello regionale solo il numero dei contribuenti che hanno annualmente scelto di versare il proprio 2X1000.

È possibile, quindi, grazie a questi dati elaborare una tabella che riporti per la nostra regione i numeri dei cittadini che dal 2015 a oggi hanno deciso di contribuire a finanziare i partiti nazionali con il loro 2X1000, una forma di finanziamento che, a ben vedere, in mancanza per la maggior parte dei partiti di dati pubblici trasparenti, certificati e precisi sui propri iscritti negli ultimi dieci anni, potrebbe anche rappresentare attualmente nel nostro sistema politico l’indicatore più autentico e realistico del numero dei cittadini che sostengono direttamente un partito.

Lasciando al lettore una analisi più approfondita della tabella, qui si sottolineano solo alcuni dati che sembrano emergere in maniera più chiara a una prima lettura.

A fronte di più di 1 milione di contribuenti nelle Marche, circa 25.000 di loro nel corso degli anni hanno deciso di sostenere una formazione politica attraverso lo strumento del 2×1000, ovvero poco meno del 2,5% sul totale, una percentuale inferiore alla media nazionale, tendenzialmente superiore al 3%.

Il partito che finora nelle Marche è stato sempre quello maggiormente sostenuto dai contribuenti con il loro 2×1000 è stato il Partito Democratico, anche se negli ultimi anni ha visto progressivamente scendere il numero dei suoi sostenitori, tendenza poi arrestatasi nel 2022, anno in cui le scelte in suo favore si sono mantenute superiori alle 9.000.

Nell’area politica conservatrice, invece, i due partiti che negli anni hanno ricevuto più scelte sono stati la Lega di Salvini, che in concomitanza delle elezioni europee del 2019 superò il numero di 5.000 contribuenti a suo favore nelle Marche per poi scendere progressivamente negli anni successivi, e Fratelli d’Italia che, specularmente all’andamento della Lega di Salvini, ha visto crescere i contribuenti a suo favore a partire dal 2019 fino al picco toccato nel 2022, con più di 4.500 contribuenti marchigiani che hanno scelto di donare il loro 2×1000 alla formazione politica che ha raccolto più voti alle ultime elezioni politiche.

Sempre nell’area conservatrice più moderata si evidenzia la poca attrattività di Forza Italia nelle scelte del 2×1000, da diversi anni inferiore ai mille contribuenti e nel 2022 addirittura sotto i 600, suo minimo storico nella nostra regione.

Per quanto riguarda gli altri partiti, invece, considerando l’ultimo anno disponibile, il 2022, sopra le 500 scelte di contribuenti si sono attestati, in ordine crescente: Possibile con 593 contribuenti (curiosamente lo stesso numero di Forza Italia …); Più Europa, 628 contribuenti; Azione, 937 contribuenti; Italexit, 1.112 contribuenti (tra l’altro per la prima volta presente tra i partiti beneficiari del 2×1000); Italia Viva, 1.158 contribuenti; Articolo Uno, 1.262 contribuenti; Verdi/Europa Verde, 1.301 contribuenti; Sinistra Italiana, 1.403 contribuenti, nel 2022 quarto partito per scelte del 2×1000 nella nostra regione, probabilmente perché primo beneficiario – tra i partiti presenti – della mancanza di Rifondazione Comunista, per la prima volta fuori dai partiti assegnatari di queste risorse a causa della perdita dei requisiti necessari per accedere alla ripartizione delle scelte del 2×1000. 

Infine, grande assente in questo elenco il MoVimento 5 Stelle, che soltanto da quest’anno è entrato tra i partiti che i contribuenti possono scegliere per l’assegnazione delle risorse del 2×1000, avendo in passato deciso volontariamente di non usufruirne.

Sarà interessante, quindi, scoprire a gennaio 2024, quando presumibilmente verranno resi noti i dati per il 2023, che impatto avrà avuto l’entrata del MoVimento 5 Stelle in questo elenco e, di conseguenza, quanti contribuenti avranno scelto in Italia e in particolare nella nostra regione il partito guidato da Giuseppe Conte per destinare il loro 2×1000.

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