Piceno e rifiuti, sì di Fioravanti alla nuova vasca, no dei cittadini

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Un incontro molto animato quello che si è svolto ieri pomeriggio nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani durante l’assemblea pubblica voluta dal sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti. L’obiettivo era spiegare con maggiore chiarezza la vicenda riguardante i rifiuti e ribadire la proposta fatta dal Comune. Numerose le presenze in sala, nonostante la capienza limitata per via delle normative anticovid.

Nella mia vita non mi sono mai nascosto, sono l’unico sindaco che ci ha messo la faccia. Ho letto su Facebook molte inesattezze. A prescindere dal mio ruolo, sono otto anni che faccio battaglie sui rifiuti e chi si è occupato della gestione dei rifiuti, lo ha fatto sempre senza una pianificazione, per questo ho sempre portato avanti la mia lotta contro il passaggio dei camion e la gestione privata dei rifiuti.
La Geta ha presentato un progetto, (quello riguardante la vasca 0), più di due anni fa alla Provincia, unico ente che può autorizzare una discarica.
Chi ha scritto su Facebook che il sindaco di Ascoli ha autorizzato una discarica ha scritto una bugia. Sono state fatte tre conferenze dei servizi alle quali ho partecipato anche io, la Provincia può autorizzare la vasca 0 se ci sono tutti i requisiti tecnici, come ha già fatto, con la discarica della Geta, che solo noi come Comune di Ascoli abbiamo combattuto, perché sono stati autorizzati per oltre due anni rifiuti urbani pericolosi che venivano da tutta Italia.
Per quanto riguarda il Piano d’Ambito, non è stato ancora approvato. Oggi è l’occasione per fare chiarezza su questo aspetto, visto che da un lato ci sono persone legate ad interessi politici dall’altro, persone interessate al benessere del nostro ambiente.
La lettera dell’Assessore Regionale all’Ambiente, Aguzzi recitava ‘se entro il 31 Dicembre non verrà approvato il piano d’ambito, sarà applicata un’infrazione’ e di conseguenza non potevamo partecipare ai fondi del Pnrr, non solo come Provincia ma anche come Regione Marche. Inoltre, la Regione dice che ogni provincia deve avere una discarica, in questo territorio gli unici progetti depositati alla provincia, che è l’unico ente che può autorizzare, sono il progetto di vasca 0 che abbiamo contrastato e vasca 7 di Relluce.

L’11 Agosto sono stati presentati questi due progetti e su 33 comuni, l’unico che ha fatto una proposta alternativa è stato il Comune di Ascoli che ha proposto vasca 7 di Relluce, di 220.000 tonnellate.
L’ATA non può dare autorizzazioni, ma ha il solo ruolo, votando il Piano d’Ambito, di indicare dove portare i rifiuti solidi urbani, indirizzare quindi vasca 0 o vasca 7.
Gli unici che hanno votato con noi, sono stati i comuni  di Montalto, Cossignano e Rotella, gli altri hanno bocciato l’unica proposta alternativa e hanno portato avanti vasca 0.
Oltre a questo, l’ATA definisce il fabbisogno del territorio stimato per i prossimi dieci anni; fino al 2025 l’intervallo è tra 200.000 e 260.000 tonnellate, fino al 2030 invece è tra 300.000 e 500.000 tonnellate.
La nostra politica è quella di ridurre la quantità di produzione dei rifiuti. Basta vedere alcuni dati: nel 2017 la percentuale della raccolta differenziata era del 49,54%, nel 2018 era del 64,62%, nel 2019 era del 66,5%, nel 2020 del 67,92%, nel 2021 (fino a settembre) del 69,47%.
Dopo l’11 Agosto abbiamo detto “il Piano d’Ambito non lo votiamo”, se lo avessimo votato avevamo: un’infrazione, il commissariamento dell’Ata e l’impossibilità di accedere ai fondi del Pnrr. Non avendo una discarica di territorio, i rifiuti dovevano andare fuori dal territorio e di conseguenza anche un aumento della Tari.
Allora, abbiamo detto “votiamo il Piano d’Ambito” a queste condizioni:

  • sul progetto vasca 0 venga tolta la discarica dei rifiuti pericolosi (ed è stata tolta),
  • che vengano rifatte tutte le strade all’interno del Bretta,
  • la gestione dei rifiuti non sia più privata (negli ultimi sei anni c’è stata una gestione privata mentre io sono otto anni che dico che la governance sui rifiuti deve essere sempre pubblica, perchè chi gestisce i rifiuti non può essere un privato),
  • all’interno della valle dei Calanchi c’è la discarica ex IPGI che continua a versare, abbiamo chiesto la bonifica e la messa in sicurezza della discarica.

Questi sono i punti che sono stati messi nel progetto.
Noi ribadiamo che la nostra proposta è sempre quella, la vasca 7 di Relluce e la gestione pubblica dei rifiuti, però molti sindaci che scrivono su Facebook, ci devono dire dove vogliono la discarica, io sono pronto. Amministrare non è ne giocare né scrivere su Facebook, amministrare è avere il coraggio di prendersi le responsabilità e l’unico Comune della provincia che ha dimostrato maturità è il Comune di Ascoli che ha presentato una proposta alternativa, non una proposta di profitto, vasca 0 è una discarica di 200.000 tonnellate, con vasca 7, almeno avevamo un fabbisogno di tre anni.
Questa è la versione ufficiale del Comune di Ascoli. Questa assemblea serve per spiegare l’intera questione, visto che sono state dette molte falsità, qualcuno di voi ha scritto che ho autorizzato la discarica più grande d’Italia, è un falso, è un vigliacco che vuole utilizzare la vostra sensibilità ambientale per fare politica, diffidate da queste persone e chi scrive queste cose si prende le proprie responsabilità legali.
Il sindaco di Ascoli non può autorizzare le discariche, né autorizzare le discariche per rifiuti che vengono da fuori.
Chi scrive che io autorizzo una discarica di 900.000 metri cubi, scrive una falsità. Vedo tante persone preoccupate e anche io lo sono, la mia proposta è governare insieme il sistema ambientale, perché se lasciamo scegliere ad altri come è stato fatto in questi anni, rischiamo di dare la gestione dei rifiuti a privati e avere delle discariche non bonificate. E’ importante avere un progetto partecipato perché da qui a sessanta giorni, ci sono le osservazioni e poi c’è l’approvazione definitiva del piano (che non è stato approvato ma deve essere votato il 12 Dicembre).
In questi sessanta giorni servono proposte concrete!
”.

Tra le persone intervenute, anche un’esponente del TAVOLO PICENO PER L’ACQUA BENE COMUNE, la quale in una missiva indirizzata al Primo Cittadino e al Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Bono (con la firma da parte di alcuni comitati: Dipende da Noi, Comitato Acqua Pulita, Legambiente Ap, I Care, Le buone acque del Pescara, Comitato Ci Rifiutiamo, Comitato Tutela del Bretta, Comitato Aria Pulita Castel di Lama / Villa Sant’Antonio, Ascolto & Partecipazione, GAS Gasper), “si ravvisano alcune irregolarità in merito al voto del piano d’ambito del 12 Ottobre, tanto che alcuni comuni hanno fatto ricorso al Tar e il Comune di Ascoli è tra quelli che hanno votato a favore anche se il Sindaco ha smentito in un video sui social”.
Tra le richieste, l’annullamento o la revoca dell’Assemblea ATA del 12 Ottobre e la convocazione di un Consiglio comunale aperto.

Fioravanti ha risposto dicendo che in primis, all’interno del documento consegnato, non c’è nessuna proposta ed inoltre “non può chiedere a me l’annullamento o la revoca della delibera ma deve chiederlo all’ATA, sono uno dei 17 sindaci che hanno votato, io posso non votarla ma non annullarla. Chiedere un consiglio aperto da parte anche di ‘Ascolto e Partecipazione’, che tra l’altro è un gruppo consiliare, è politica”.

Presente anche l’avvocato Vallone del Comune di Castignano.
Il 20 Ottobre c’è stata la sospensiva davanti al tar, lei, sindaco ha detto tante inesattezze; la vasca 3 autorizzata dalla Provincia non è di 200.000 metri cubi ma 32.000 tonnellate, il progetto d’ambito ha 30 anni e 900.000 tonnellate. Inoltre, il Comune di Ascoli sapeva che il Presidente Fabiani ad Ottobre non sarebbe stato più sindaco e poteva chiedere al vicario di annullare tutti gli atti del 4 Ottobre del presidente decaduto, in quanto atti nulli. Ho già informato il Ministero dell’Interno riguardo questa vicenda”.

Infine, non potevano mancare gli interventi di alcuni esponenti politici. Il consigliere del gruppo consiliare “Ascolto e Partecipazione”, Massimo Sperinon mi sembra corretto, chiedere ai cittadini di fare proposte visto che non sono degli esperti. Dovrebbe essere il contrario,  in base alle esigenze che i cittadini espongono, la Giunta Comunale dovrebbe tirare fuori dei progetti e delle soluzioni. I cittadini del Bretta hanno espresso la loro preoccupazione, per loro, per i propri figli e per il territorio e chiedono a voi una soluzione”. Il sindaco ha ribadito la  proposta  del Comune di Ascoli, la vasca 7 di Relluce.

Infine, anche il consigliere del Movimento 5 Stelle, Massimo Tamburri: “Io ricordo che il Sindaco disse che la terza vasca di Relluce sarebbe stata l’ultima, poi invece ce ne sono state altre. Le falsità si sono susseguite, una dopo l’altra ed è incredibile che oggi si dica di fare proposte. Per quanto riguarda, la gestione dei rifiuti, sono d’accordo per la gestione pubblica, ma nel 2012 fu venduto il 40% di Ascoli Servizi Comunali. Il sindaco parla di governance pubblica, a volte sulla carta è pubblica, di fatto per alcuni interessi, sono i soci privati che comandano. L’idea su come gestire i rifiuti è in primis un’idea politica. Dal 2016 le proposte di Piano d’Ambito le fanno i soci privati delle società partecipate comunali, non c’è da parte di tutti i sindaci un indirizzo politico, perché l’interesse privato è più forte. Alcune società sono pubbliche/private, come Ascoli Servizi Comunali, PicenAmbiente. Invito i cittadini a fare attenzione. Nel Piano d’Ambito ci sono due difetti: si fanno discariche più grandi di quelle che servono a noi e ai nostri fabbisogni e poi perchè si continua ad insistere negli stessi posti?“.

A rispondere questa volta, il vice-sindaco Gianni Silvestri, “ti volevo ricordare che c’è un discorso avviato tra la regione Marche e il Lazio per portare i rifiuti da Roma Capitale“.

Tensione alle stelle all’interno del Palazzo dei Capitani ma non sono mancate polemiche anche al di fuori. Numerosi i comitati presenti in Piazza del Popolo con slogan e striscioni per ribadire il loro NO al Piano d’Ambito: “La vita vale più dei vostri soldi”, “ Piceno il mondezzaio del Centro Italia”, “Ascoli Capitale dell’immondizia”, “No megadiscarica”, “Il Piceno è pieno”, “Liberi dai rifiuti”.

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