Quando gli italiani scoprirono che esisteva Ascoli

2 minuti di lettura

Con i campionati fermi e le squadre che riprendono gli allenamenti per ripartire in quello che si annuncia come un torneo tormentato, è normale ripensare al passato, quando il Covid non si sapeva neppure cosa fosse e gli italiani cominciavano a conoscere Ascoli, società di calcio, ma anche città. Era il 1971, cinquant’anni precisi, e per la prima volta, l’Ascoli, del duo Costantino Rozzi e Carlo Mazzone, entrava in serie “B”. Da quel momento il calcio è diventato l’orgoglio del popolo piceno. In una città che poco offre, specialmente ai giovani, la squadra bianconera, protagonista di ben 16 tornei nella massima serie e 24 nella cadetteria, viene considerata autentica perla da custodire gelosamente con passione ed orgoglio.
Non sono mancate le delusioni, in particolare quella del 1994, anno in cui a dicembre ci lasciò l’ancora compianto “presidentissimo”, rapito da una malattia che non lascia scampo, che coincise, beffa della sorte, con l’amara retrocessione.
Si può essere orgogliosi anche del fatto che l’Ascoli Calcio è una delle più antiche società italiane. Infatti, venne fondata da un gruppo di appassionati sportivi nell’anno 1898, subito dopo la nascita della Federazione Italiana Gioco Calcio. Qualche altra società, Genoa, Juventus, Udinese, hanno mosso i primi passi qualche anno prima dell’Ascoli quando, però, non era stata ancora ufficializzata la Federazione Italiana Gioco Calcio. Ma a contare è la data di affiliazione, e di questo ce ne facciamo un vanto. Un po’ come come quando ci vantiamo d’essere più antichi dei romani. Ma questa è un’altra storia.
E veniamo alle notizie su squadra, campionato e calciomercato.
In casa Ternana, prossima avversaria dell’Ascoli, quando il 14 gennaio si rimetterà in moto il torneo cadetto, c’è grande preoccupazione per la situazione Covid 19 di diversi suoi giocatori. Al momento appare concreta la decisione che potrebbe portare al rinvio della partita a data da destinarsi.
Anche i casa Ascoli la situazione non è rosea. Ad oggi 4 sono i giocatori contaggiati e 2 membri dello staff ma non si conoscono i nomi. Il rsto della squadra ha ripreso gli allenamenti con attenzione e continuando ad essere monitorati giorno dopo giorno.
Intanto si è mosso il calciomercato di riparazione, che per l’Ascoli vede impegnato il direttore sportivo Valentini. Con il Monza è attiva la trattativa che dovrebbe portare nelle file bianconere il difensore Giuseppe Bellusci, che da tempo non trova più spazio nella formazione brianzola. L’Ascoli chiede di poterlo avere con la formula del prestito secco fino al termine del campionato, accollandosi naturalmente la metà dell’ingaggio percepito dal giocatore. Non dovrebbero esserci problemi per la conclusione dell’operazione che porterebbe così nelle file bianconere un difensore di provata esperienza acquisita nei campionati di serie “A” e “B”. Toccherà al campo dire quali siano le attuali condizioni fisiche del ragazzo, che da diverso tempo non scende in campo.
Il Pordenone, a seguito della pessima posizione di classifica in cui si trova, sta sfoltendo la “rosa”, come se neppure la dirigenza creda più nella salvezza. Approfittando di questo fatto l’Ascoli sta tentando di prendere due suoi giocatori: il difensore Nicola Falasco e l’attaccante Frank Tsadjout.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Ascoli con il fiato sospeso

Next Story

Toto-Quirinale

Ultime da