Chiuso il calciomercato, l’Ascoli si è rinforzata

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Non ci si aspettava alla chiusura del calciomercato di riparazione il “botto” finale dell’Ascoli. Nel pomeriggio di Ds Valentini ha trovato l’accordo con la Reggina per il prestito fino a giugno e diritto di riscatto a favore della società bianconera di Federico Ricci, esterno offensivo in uscita dal club calabro. Con questo sesto arrivo appaiono chiare le intenzioni della dirigenza bianconera che vuole puntare ai play off, obiettivo inedito, mai raggiunto nei venticinque campionati cadetti disputati. Bisogna riconoscere che è stata effettuata una campagna di rafforzamento dell’organico, sontuosa ma anche inaspettata. I giocatori arrivati sono: Giuseppe Bellusci, proveniente dal Monza, che i tifosi bianconeri conoscono bene in quanto ha giocato nelle giovanili bianconere ed in prima squadra, Luca Paganini dal Lecce, Frank Tsadjout dal Milan, Nicola Falasco dal Pordenone, l’americano Fontana ed ultimo in ordine di tempo Federico Ricci. Sono partiti Petrelli, rientrato al Genoa, Castorani alla Feralpisalò, Avlonitis all’Apollon Limassol, compagine della serie “A” di Cipro, Sarzi Puttini in prestito al Latina. Si andrà verso la rescissione di contratto per Spendlhofer e Donis, salvo che non venga trovata loro una sistemazione, mentre Fabbrini, che non rientra più nei piani di Sottil, è andato in prestito fino alla fine del campionato all’Alessandria, che aveva manifestato un concreto interesse per il trequartist. Resta Tavcar, anche lui emarginato, che non ha avuto richieste.

Un discorso a parte va fatto per Sabiri che ha coronato il suo sogno di andare a giocare in serie “A”. Contenti per lui ma non certo per l’operazione finanziaria che ha portato il giocatore alla Sampdoria. Il prestito fino a giugno del trequartista  ha fatto introitare alla società di Corso Vittorio la miseria di centomila euro. Mancava solo che la Sampdoria chiesto di pagare la cifra a rate. A fine campionato la società blucerchiata farà conoscere le sue intenzioni: rimandare al mittente il giocatore oppure riscattarlo alla modesta cifra di un milione. Non vogliamo polemizzare anche perché Sabiri ormai aveva fatto il suo tempo in bianconero e siccome si era venuta a creare all’interno dello spogliatoio una sopportazione reciproca, la sola cosa da fare era separarsi. Pulcinelli avrebbe preteso cinque milioni per privarsi del suo “gioiello” (come lo chiamava lui), cifra piuttosto alta tanto da essere improponibile perciò, tirando le somme, l’affare, seppur “ob torto collo” va accettato per quello che è: Centomila in cassa più duecentomila che non escono, cioè l’ultima parte di stipendio che competeva al giocatore.Pochi trecentomila? Di certo impagabile è fare a meno delle bizze del talentuoso, ma incostante, calciatore. Staremo a vedere ora se la serie A risveglierà gli antichi ardori.

Fra la tifoseria è palese la soddisfazione di come la società bianconera ha operato sul mercato. La squadra era competitiva per una salvezza tranquilla e forse anche qualcosa di più ambizioso, adesso Sottil, accontentato in ogni sua richiesta, dovrà dare nel prosieguo del  campionato risultati importanti al fine di centrare il traguardo che società e tifoseria si aspettano.

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1 febbraio 2022

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