Quando si dice “oltre il danno anche la beffa”. E’ quello che è capitato ai titolari del Molino Petrucci, una delle aziende storiche del nostro territorio,che dopo aver subito le gravi conseguenze causate dal terremoto del 2016 e aver dovuto trasferire l’attività in un altra struttura, hanno ricevuto una bolletta di oltre 43.000 euro.
Circa una settimana fa, i titolari dello stabilimento, che fino al 2016 si trovava a Trisungo, una frazione di Arquata del Tronto, oggi purtroppo inagibile a causa del sisma, si sono visti recapitare, da parte dell’Enel, l’ente nazionale di energia elettrica, una bolletta di 43.298,81 euro, per il consumo di energia elettrica. Potremo dire, “consumo presunto”, in quanto l’azienda non si trova più nel paese da oltre cinque anni.
Una cifra esorbitante che pone, per l’ennesima volta, il problema, mai risolto, del pagamento delle utenze da parte di coloro che non solo hanno vissuto il dramma del terremoto ma che hanno perso anche la propria azienda, frutto di tanti anni di sacrifici.
Una questione assurda che desta non poca rabbia:
“Nella bolletta c’è scritto che i consumi fanno riferimento ad oltre cinque anni di utenze, dall’Agosto del 2016 ad Ottobre del 2021. Ma c’è sicuramente qualche errore, perché il nostro stabilimento è dal 2016 che non si trova più ad Arquata, per causa del sisma che ha colpito il nostro territorio e che lo ha reso inagibile. Per questo, non capiamo come sia possibile che sia arrivata una bolletta di 43.000 con consumi per 21.000 kw, quando il contatore è staccato ormai da anni. L’Enel sostiene che si tratta di spese fisse, ma mi pare assurdo che siano di 43.000 euro” ha spiegato Alessandro Petrucci.
Una vicenda che assume contorni quasi grotteschi, visto e considerato che lo stabilimento del Molino Petrucci è inagibile dal 2016 e che successivamente è stata stabilita la zona rossa.
Non solo. Sono ormai cinque anni che la stessa azienda è stata trasferita in un altro comune, avente quindi anche un’utenza diversa.
Come intendete muovervi per cercare di capire quale è stato l’errore a monte?
“Siamo stati contattati dall’Enel e i vari operatori stanno facendo le verifiche. Attualmente, stiamo aspettando delle risposte poi nei prossimi giorni vediamo come muoverci, soprattutto per far valere i nostri diritti, dal momento che da quando la nostra azienda è stata danneggiata dal terremoto, non abbiamo più messo piede lì e quindi non è stato effettuato alcun consumo“.