Fa sempre piacere vedere ascolani che si fanno onore in giro per il mondo, ancora di più se sono amici.
Con i Folli, abbiamo iniziato insieme. Carlo Lanciotti lavorava ancora in fabbrica quando cominciò con i suoi spettacoli sui trampoli. Io muovevo i primi passi tra i sestieri della Quintana occupandomi delle cene medioevali da rinvigorire seguendo i rituali di quell’epoca. Cene animate con giocolieri, mangiafumo, teatranti e musici, insieme proprio a Lanciotti ed a Roberto Buondi. Roberto ci ha lasciato anzitempo e noi siamo ancora dietro alle nostre illusioni giovanili, io carico di anni, Carlo di quei chili in più che lo hanno fatto abbandonare quelle imprese acrobatiche che furono il vanto dei suoi primi passi artistici.
Oggi vederlo dove è arrivato mi riempie di orgoglio, come se fossi parte delle loro imprese. È invece l’orgoglio ascolano che gioisce dei successi dei conterranei, forse uno degli ultimi sognatori, se è vera la frase “nemo profeta in patria”.
Domenica 13 febbraio, la Compagnia dei Folli è stata protagonista del corteo di apertura del Carnevale di Venezia 2022. Le immagini sono andate nel telegiornale delle 13,30 della RAI. Nonostante la programmazione soft per evitare i rischi della pandemia, Venezia ha visto la presenza di più di 55 mila persone che hanno assistito al corteo con cui si è aperto ufficialmente il Carnevale veneziano, tema “Remember the Future”. Un carnevale dal quale ci sarebbe molto da imparare se veramente Ascoli vuole uscire dal suo, ormai stantio, provincialismo.
Il corteo acqueo, composto da venti imbarcazioni tipiche, è partito alle 19 da Ca’ Vendramin Calergi ed è scivolato lungo il Canal Grande. Si è snodato in un percorso che ha visto il momento più emozionante quando una sfera volante illuminata è stata liberata per ondeggiare nei cieli veneziani. Una sfera che ha regalato un’atmosfera onirica alla città. Era la Luna Bianca della Compagnia dei Folli, con una delle danzatrici aeree ascolane.
Nel corteo erano presenti i personaggi e i simboli che nel tempo hanno contribuito a rendere il Carnevale veneziano uno dei più celebri e amati al mondo.
A fianco della ‘Serenissima’ della Regata Storica e di due magnifiche Bissone, la Veneziana e la Bizantina, hanno sfilato in apertura la Pantegana della Festa, affiancata da due imbarcazioni con a bordo i Medici della Peste, il Toro della Compagnia dell’Arte dei Mascareri.
Al corteo ha preso parte anche la Maria del Carnevale 2021, Mara Stefanuto, su una grande altalena. La giovane ha indossato un costume creato per l’occasione dall’Atelier Stefano Nicolao.
L’amicizia fra Venezia e la Compagnia dei Folli è iniziata nel 2001, quando i Folli ripristinarono il Volo della Colombina, il tradizionale volo che era stata abbandonata da più di 250 anni, ed è andato avanti per decenni, arricchendo i festeggiamenti in Piazza San Marco. E dopo il periodo della pandemia, finalmente, quest’anno, gli artisti ascolani sono tornati a Venezia. Quasi un ritorno a casa, per loro.
Ascoli Piceno, che si candida a divenire Capitale Italiana della Cultura 2024, non può fare a meno di certe ricchezze che, come la Compagnia dei Folli, portano il nome di Ascoli Piceno nelle piazze d’Italia e d’Europa ricordando con vanto il territorio da cui proviene! Lo credo da sempre e non capisco coloro che guardano con distacco e altezzosità i successi dei suoi conterranei. Io tifo e tiferò sempre Ascoli.