Mancavano cinque minuti al termine della partita Milan – Sampdoria quando un dirigente doriano a bordo campo ha sollevato la lavagna luminosa per richiamare l’attenzione dell’arbitro per un cambio di giocatore: usciva un centrocampista blucerchiato ed entrava Sabiri. Dopo qualche anno di attesa, finalmente l’ex giocatore bianconero, in prestito alla Sampdoria fino a giugno, ha visto concretizzarsi il sogno, tanto agognato, di esordire in serie “A”.
8 minuti appena – cinque del tempo regolamentare con l’aggiunta di tre di recupero concessi dall’arbitro – durante i quali ha commesso un fallo su Tonali ed ha effettuato due assist per i compagni. Di più non gli si poteva con il poco tempo che è stato in campo.
C’è d’augurarsi che le sue apparizioni in prima squadra saranno ancora tante e che alla fine Marco Giampaolo dia il suo benestare al riscatto del trequartista. Se così fosse, in un colpo solo si accontenterebbero tre parti: Sabiri innanzi tutto, poi la Sampdoria per aver trovato un valido professionista e l’Ascoli, che incasserebbe il milione di euro pattuito al momento del trasferimento in blucerchiato.
Sabiri giudicato per le sue qualità tecniche, non avrebbe problemi a sedersi in un qualsiasi campionato maggiore, purtroppo c’è da tener conto anche del problema caratteriale, e allora le cose si complicano. Ne sanno qualcosa gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina bianconera: ha qualità ma… Vogliamo sperare che abbia capito la lezione e non si faccia sfuggire un’occasione irripetibile.