Tra Ascoli e Lecce c’è un… Abisso di troppo

2 minuti di lettura

Perdere non fa mai piacere, ma perdere come è successo all’Ascoli a Lecce fa rabbia. A pochi minuti dal termine sul 2 a 1 per i padroni di casa, Caligara ha fatto partire un tiro dai venti metri che  ha superato Gabriel, si è stampa sul palo ed è rientra in campo senza superare la linea di porta. Dal possibile, e meritato pareggio si è passato ad un beffardo 3 a 1, confermando la regola del “goal sbagliato, goal subito”. 

Alla fine i ragazzi di Sottil si sono portati sotto il settore dove sventolavano le bandiere  bianconere ottenendo un caloroso quanto lungo applauso. Uscivano dal campo del Lecce senza nulla in mano, ma avevano giocato a viso aperto, dominando per larga parte del tempo i padroni di casa.

 L’Ascoli ha sciorinato un bel calcio, ma non ha raccolto nulla. Qualche giocatore è stato sotto tono, ma giocare ogni tre giorni stronca  chiunque. Complimenti tanti, punti zero. Ma il finale porta innegabilmente la firma dell’arbitro Abisso, uno dei tanti fischietti che non si fanno di certo apprezzare per la loro imparzialità e, soprattutto, per la incompetenza calcistica. 

L’arbitro Abisso

Probabilmente staranno diventando stucchevoli le mie considerazioni sugli arbitri, perciò mi limito a descrivere i fatti e lascio decidere voi. Al 77mo, con l’Ascoli in forcing, Dionisi ha fatto il “sombrero” a Truia e si stava per involare verso la porta avversaria con davanti a sé una prateria vuota. Per fermarlo il difensore leccese gli ha rifilato una gomitata al volto facendolo stramazzare a terra. Abisso ha fischiato la punizione per il centravanti bianconero ma ha dimenticato di estrarre il cartellino rosso così come prevede il regolamento in casi del genere: interrotta una chiara occasione da goal e la posizione di Dionisi era centrale. Poco dopo, con l’Ascoli all’arrembaggio, contropiede del Lecce. Baschirotto alla disperata entra sull’attaccante leccese toccando con la punta della scarpetta il pallone che cambia traiettoria. Per Abisso invece è calcio di rigore. Sorge spontanea una domanda: ma l’arbitro che si trova al Var stava forse guardando al monitor i  cartoni animati? Prendiamola sul sarcastico tanto nulla e nessuno ridarebbero all’Ascoli il punto perso. L’Ascoli ha compresso nell’area di rigore il Lecce per 40 minuti del secondo tempo con i giallorossi che spazzano la palla mandandola in fallo laterale. Figuriamoci cosa sarebbe potuto succedere con il Lecce in inferiorità  numerica.

 Le pagelle

Leali 7 : qualche dubbio sul primo goal. Poi però si è riscattato alla grande con almeno quattro parate importanti.

Salvi 6: fino a quando è stato in campo ha svolto con diligenza il compito affidatogli.

Baschirotto 6 : subentrato a Salvi ha coperto diligentemente la fascia destra.

Botteghin 6 : ha disputato un’onesta partita.

Bellusci 6 : quando c’è da lottare lui risponde… presente.

Buchel 6 : ha orchestrato con buon profitto le manovre bianconere.

Saric 6 : inesauribile nella corsa, non proprio lucido nelle rifiniture delle azioni.

Maistro 6 : ha cercato più volte, ma con poca fortuna, la via del goal.

Paganini 6 : ha fatto vedere qualcosa di buono ma anche non è al top della condizione.

Ricci 6,5 : ora sappiamo che la “stoffa” c’è, basta saperla lavorare.

Federico Ricci il suo goal aveva riaperto la partita

Caligara 6 : sfortunato all’86mo su un tiro che ha mandato il pallone a sbattere contro il palo interno alla sinistra di Gabriel. Sarebbe stato il pareggio.

Tsdajout 6 : l’impegno non gli è mancato ma un attaccante deve fare goal.

Bidaoui 5,5 : è stato braccato inesorabilmente dai difensori leccesi.

Dionisi 6 : voto d’incoraggiamento. Ha bisogno di ritrovare un’adeguata condizione atletica.

Iliev ng : pochi minuti in campo per un giudizio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Ascoli, a Lecce a viso aperto

Next Story

Passato e futuro, conservazione e progresso, Ascoli e il Piceno scoprono le carte

Ultime da