Nasce FederArchiMarche, la Federazione degli Ordini Architetti delle 5 province marchigiane

/
1 minuto di lettura

Il 28 marzo si è tenuto, presso la sede di Ancona il primo Consiglio della Federazione Architetti Marche.

La recente costituzione di  FederArchiMarche consente di:

– creare un osservatorio omogeneo sulle tematiche urbanistiche regionali e sui vari territori colpiti dal sisma

– monitorare le diverse interpretazioni e applicazioni di legge che i vari enti sparsi nelle province, ed i professionisti stessi, si trovano ad affrontare

– avere un confronto costante tra le varie sedi provinciali

– proporsi come unico interlocutore nelle problematiche di carattere regionale.

Coordinatore della Federazione è stato nominato l’Architetto Viviana Caravaggi Vivian (Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Ancona) e Segretario l’Architetto Paola Amabili (Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Ascoli Piceno).

Le Marche, con la loro declinazione al plurale, hanno da sempre dato adito a riflessioni legate al campanilismo e alle divisioni. Le motivazioni erano le più diverse, a volte giuste altre meno.

Si passava dal sistema fluviale e delle valli affiancate che invitavano all’isolamento fino alla terra di confine tra Chiesa e Stato. Sta di fatto che qualcosa di vero c’è, come recentemente dimostra la contemporanea doppia candidatura di Ascoli Piceno e Pesaro a Capitale Italiana della Cultura per il 2024. Anche nello sconvolgimento degli eventi sismici si sono corsi alcuni rischi di conflittualità territoriale.

La creazione di FederArchiMarche si muove invece in direzione opposta con la volontà di ottimizzare le risorse e coordinare gli interventi, nella ferma convinzione che “fare sistema” rappresenti molto più che una sommatoria di singoli contributi.

La nostra regione sta vivendo un momento molto delicato; al complesso e articolato percorso della ricostruzione post-sisma si sono aggiunte altre variabili che, partendo anche dalle criticità causate dal Covid, hanno visto la messa in campo di vari strumenti di incentivazione (bonus e superbonus vari) creando di fatto, in breve termine, una veloce e tumultuosa crescita dell’attività edilizia. Di fatto si è avuto uno sviluppo economico e occupazionale che ha portato però ad un altrettanta rapida mancanza di materie prime con relativa impennata dei costi. Anche le competenze qualificate di professionisti, artigiani, mano d’opera specializzata, sono entrate in una fase di overworking. In tutto questo scenario si colloca un iter burocratico che tutti gli ordini dei tecnici, malgrado il continuo confronto con la struttura commissariale, fanno molta fatica a gestire. 

In questo specifico contesto gli Ordini degli Architetti delle cinque province presenti nelle Marche hanno fatto un passo importante che già in altre regioni era stato fatto.

La nascita di FederArchiMarche  è un importante segnale rivolto alla crescita, ad uno sviluppo compatibile con l’ambiente e rappresenta inoltre un’azione di valorizzazione del territorio e delle professionalità che in esso operano.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Un’estate di fuoco per il pop ascolano: Dardust, Ariete, Brunori Sas, Ghali, Madame e Fred De Palma fra i big annunciati

Next Story

Da città delle cento torri a città dei cento palloni

Ultime da