Tra natura, arte e spiritualità: la nostra guida per Pasquetta

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“Natale con i tuoi….Pasquetta con chi vuoi”. Rispettando alla lettera l’antico proverbio, proviamo ad ipotizzare una serie di consigli utili per trascorrere il Lunedì dell’Angelo all’aria aperta e in posti al di fuori dei canonici itinerari “di massa” sperando sempre nella clemenza del tempo e di temperature finalmente primaverili.

Prima avvertenza: tutti gli itinerari proposti sono, preferibilmente, da “consumare” rigorosamente a piedi e all’area aperta con il pranzo da consumare al sacco o nei locali presenti nella zona. Lasciamo per un giorno ferma l’automobile senza l’ansia del parcheggio o del caro-benzina.

PRIMO ITINERARIO

Dove andare? Il primo bivio che si incontra lungo il cammino

E’ il classico “fai da te” alla ricerca di posti sconosciuti al “grande pubblico”, lontano dalle affollate direttrici verso il mare e dello sviluppo frenetico verso est che da Ascoli ormai lega, in un serpentone di cemento, la Vallata del Tronto fino all’Adriatico.

Pronti, partenza e via con ritrovo nell’ascolanissima piazza Ventidio Basso (già “delle Donne”) verso Porta Cappuccina in direzione ovest. Prima tappa al ponte romano augusteo di Borgo Solestà, celebrato recentemente anche da Roberto Giacobbo su “Freedom” di Italia 1, con la speranza però di trovarlo aperto telefonando al numero presente sul cartello.

Superando poi il lavatoio medievale si imbocca via San Serafino da Montegranaro. Per i credenti una tappa è d’obbligo al santuario che racchiude all’interno anche un meraviglioso ed esteso orto urbano. Dopo il cimitero inizia il vero e proprio percorso naturalistico senza il caos della modernità. E così tra stalle, case diroccate, uliveti e campi ben curati è possibile scegliere la propria destinazione. La prima biforcazione permette di inoltrarsi, a destra, lungo il “cammino francescano della Marca” che conduce, per i più coraggiosi, fino ad Assisi per una distanza di 166 km o, molto più realisticamente, verso i borghi di Curti di Venarotta (1,10 km), Tirabotte (2 km) o nella vicina chiesa di Sant’Antonietto.

Anche continuando su via Caprignano le alternative non mancano. E così è possibile recarsi a Gimigliano, terra di apparizioni mariane, santuari e borgo incastonato nel paesaggio piceno, o proseguire verso Giustimana o fino a Mozzano che dista circa 8 km dal punto di partenza iniziale.

Il percorso è agevole (consigliate scarpe comode o da ginnastica, acqua e cibo per le distanze più lunghe) tra sali e scendi dove è possibile incrociare caprioli saltellanti, cavalli al pascolo e una natura per fortuna incontaminata.

SECONDO ITINERARIO

Fonte sito Gaba

Anche qui si va sul sicuro e ci affidiamo ad un tracciato già consolidato. Parliamo del “Gaba” che non è l’ultimo fumetto manga giapponese, ma l’acronimo che sta per “Grande Anello dei Borghi Ascolani”. Il sito web è ricco (www.grandeanellodeiborghiascolani.it) e ben fatto e permette di scegliere e scaricare le indicazioni per i percorsi che si articolano complessivamente in 100 km toccando svariati comuni.

Che cos’è il Gaba? «Di certo non è solo un cammino di poco più di 100 km in 7 tappe -è scritto nella presentazione-, da percorrere a piedi o in bici, attraverso i comuni di Ascoli Piceno, Venarotta, Acquasanta Terme, Comunanza, Roccafluvione e Montegallo. Non è solo l’itinerario che attraversa borghi magnifici, boschi incantati, abitanti desiderosi di condividere le proprie storie e poi il bagno nelle pozze d’acqua sulfurea de Lu Vurghe; non è solo l’ospitalità ai mulini, i balli a tarda sera, il calore e l’estro delle Sibille Appenniniche, non è solo la condivisione con altri progetti come Mulattiere Acquasanta: fatica, amore, sudore che si mescolano. No, non è solo tutto questo…».

In lontananza il Vettore e i Sibillini

TERZO ITINERARIO

I nostri consigli, come detto, incrociano all’inizio anche il Cammino Francescano della Marca, uno degli itinerari spirituali più in voga negli ultimi anni che collegano Ascoli ad Assisi ripercorrendo le orme del Santo Francesco. Il percorso completo è lungo 166 km (https://www.camminofrancescanodellamarca.it/index.php/panoramica/) e si snoda tra Marche ed Umbria toccando le province di Ascoli, Fermo, Macerata e Perugia con ostelli, credenziali e punti di ristoro lungo il percorso. Il giorno di Pasquetta potrebbe essere l’occasione per scoprire almeno il primo tratto iniziale di questo affascinante cammino.

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