La vendetta è un piatto che va servito freddo

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Il confronto di lunedì prossimo con il Cittadella assumerà un’importanza doppia: vincere significherebbe qualificazione ai play off quasi certa, quindi rappresenterà l’obiettivo principale da perseguire. Ma c’è un secondo scopo che deve spingere alla vittoria: vendicare quanto avvenne nella partita d’andata persa non certo per demerito della squadra, bensì per l’incapacità manifesta degli arbitri, Lorenzo Colombo di Como ed Andrea Maggioni di Lecco, quest’ultimo era al Var. 

L’arbitro Colombo

Ricordiamolo allora il “pasticcio” dei due arbitri. 

Stava per scadere il primo tempo, fino ad allora le due squadre si erano equilibrate nel gioco e nelle occasioni, quando  Beretta, centravanti della compagine veneta ed ex giocatore dell’Ascoli, afferrò per la maglia alle spalle Quaranta, sbilanciandolo e costringendolo ad un rinvio sbilenco per poi colpire al piede l’attaccante avversario che finì a terra. tarantolato Il rallenty televisivo evidenziò inequivocabilmente il fallo subito dal difensore bianconero. Colombo, però, ebbe un attimo di indecisione. Poi, richiamato da Maggioni, (per inciso, sia come varista che come arbitro ha manifestato varie volte la sua antipatia nei confronti dei colori bianconeri) Colombo decise di assegnare il penalty al Cittadella che, realizzato dallo stesso Beretta, cambiò il volto della partita. La cosa che scandalizzò e fece andare su tutte le furie tecnico, giocatori e tifosi bianconeri, fu che il fallo subito da Quaranta rea stato talmente lampante che Colombo non avrebbe dovuto avere indecisioni nel correggersi assegnando la punizione all’Ascoli anziché il rigore al Cittadella. 

Senza animosità, ma l’incontro di lunedì prossimo offre l’opportunità di concretizzare la classifica con vista play off e servire al Cittadella il piatto freddo della vendetta.

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