A Cremona per un’impresa impossibile. Ed un orecchio a Terni

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A Cremona sta salendo la febbre del sabato… pomeriggio quando alle 14 la compagine grigiorossa affronterà l’Ascoli per la penultima giornata del campionato cadetto. Da quando sono stati messi in vendita i biglietti davanti ai botteghini si sono formate file interminabili: i tifosi cremonesi vogliono incitare la loro squadra in piena lotta per uno dei due posti che portano alla promozione in serie “A”. 

Lascio immaginare che ambiente troveranno i bianconeri, che non possono pensare di favorire il successo degli avversari, perché anche l’Ascoli ha bisogno di fare punti. Se da una parte l’obiettivo vittoria avvicinerebbe la squadra di casa ad una probabile promozione, dall’altra c’è un Ascoli che non può vedersi scappare l’opportunità di disputare i play off. 

Sarà la classica partita da “mors tua, vita mea” e per i bianconeri si prospetta un confronto di altissima difficoltà. Al di là del fattore ambientale, c’è da mettere in rilievo che la Cremonese è una “signora” squadra, allestita per salire nella massima serie calcistica italiana. Ma sarebbe un gravissimo errore fasciarsi la testa ancor prima di essersela rotta.

Il gruppo di Sottil ha ampiamente dimostrato che fuori casa è particolarmente temibile. Lo testimoniano le 10 vittorie esterne collezionate sino ad ora. Perciò perché non pensare che sia possibile migliorare l’attuale palmarès con l’undicesima strepitosa impresa?

Sarà una partita con i giocatori in campo a fermare i padroni di casa e la panchina con l’orecchio incollato al telefonino per seguire quello sta succedendo al “Libero Liberati” di Terni  che ospiterà il derby con il Perugia. Visti i precedenti e l’accesa rivalità tra le due squadre dovrebbe essere una partita “vera”, ma la paura del “biscotto” c’è sempre.

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