I “consigli ” di Flavio Destro per restare tra le grandi

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Sarà per l’ottimo campionato dopo anni di salvezze all’ultimo minuto, sarà perché quel colore (bianconero) strega e la città entra nel corpo di chi la vede per la prima volta, ma sono molti gli ex che dicono la loro, soprattutto, sul domani della squadra.

Questa volta è il turno di Flavio Destro, mai dimenticato roccioso terzino bianconero, oggi allenatore, padre di Mattia Destro.

In un’intervista ha sottolineato che per varare l’Ascoli del futuro basteranno pochi ritocchi. Condividiamo il parere a patto però che i pochi ritocchi siano di… qualità. Il problema più importante da affrontare sarà quello relativo alla scelta di due punte di “peso” che siano in grado di garantire goal in doppia cifra. Sottil sta insistendo fortemente per riavere Tasadjout che è rientrato al Milan. Il club rossonero quasi sicuramente deciderà di mandarlo un altro anno in prestito per capirne le effettive qualità. Sul conto del giocatore si può dire che in mezzo al campo è un generoso, forte di testa e molto utile per dar man forte alla difesa. Ha giocato quasi tutte le partite del girone di ritorno ossia da quando è stato preso in prestito dopo che il Pordenone ha allentato la… presa. Il suo rendimento è stato apprezzabile ma di goal ne ha fatti solo 4 con una tripletta all’ultima giornata contro la Ternana.

Se le condizioni che porrebbe il Milan risultassero accettabili, Tsdajuot sarebbe un buon acquisto ma è indispensabile tener presente che non è un “Bomber” in grado di garantire oltre dieci goal, almeno sulla base di quanto si è visto nelle partite che ha giocato. Da tenere in alta considerazione il fatto che Bidaoui e Dionisi, messi insieme, superano oltre i 65 anni per cui non potranno garantire un rendimento atletico costante. Crediamo che Sottil e Valentini siano consci di tutto ciò e studino attentamente le mosse da fare per allestire un Ascoli competitivo anche nella prossima stagione. Il torneo 2022 – 23, lo ripetiamo, si preannuncia molto ma molto difficoltoso per la presenza di troppe squadre ambiziose. Guai a cullarsi sugli allori del precedente torneo che va messo in archivio come campionato straordinario pensando però a ciò che si deve fare per il futuro per evitare di trovarsi invischiati nella lotta per non retrocedere.   

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