Si sta avvicinando la fatidica data del 30 giugno entro la quale si dovrebbe concretizzare il “closing” fra Matt Rizzetta, che nelle intenzioni vorrebbe acquisire la maggioranza delle azioni della società bianconera, e il patron Massimo Pulcinelli.
C’è chi sfoglia i petali della margherita dicendo: “si fa o non si farà” e chi invece è convinto che sia andato tutto a farsi benedire.
Da Corso Vittorio non trapela nulla, segnale che non induce di certo all’ottimismo. Dagli States, dopo i grandi proclami dello scorso mese di gennaio, solo silenzio… assordante. Non rimane che aspettare la prossima mossa che dovrà definire il “destino” dell’Ascoli.
La sensazione è che fra Matt Rizzetta e Pulcinelli qualcosa non sia andata per il verso giusto. Anche perché il gruppo americano, nel caso in cui la storia andasse a buon fine (o si rivelasse vera?), entrerà come socio di minoranza e non farà il grande passo di acquisire il 51% delle azioni.
E’ invece andata in porto l’operazione fra Ascoli e Cagliari per Caligara che è diventato a tutti gli effetti un giocatore di proprietà della società bianconera. Il centrocampista è stato pagato un milione di euro, 200 lo scorso anno per il prestito e 800 per il riscatto, oltre all’ingaggio che si aggira sui 250 mila euro. Una spesa notevole che dovrà essere coperta dalla vendita di un giocatore. L’indiziato è Saric, corteggiato da Sampdoria ed Udinese. L’Ascoli chiede alla società ligure 4 milioni di euro, cifra che non viene ritenuta congrua in quanto Saric in serie “A” deve ancora dimostrare il suo valore. Resta pur sempre valida la controfferta di un milione e 500 mila euro e il prestito di due giocatori della primavera doriana.