Doveva essere il campionato delle grandi, di quelle che scese dalla A ci sarebbero tornate di gran carriera, è invece il campionato delle sorprese impensabili. Penso alle sei reti rifilate dal Bari all’imbattuto Brescia, ma anche allo scivolone di Super Pippo (sabato nero per i fratelli Inzaghi: quale dei due non arriverà a Natale?) in quel di Modena, squadra che, dopo sei partite aveva vinto una sola volta perdendone cinque. Potrei aggiungere anche il Como che con un Fabregas nel motore sembrava lo spauracchio della B ed invece è solitario in fondo alla classifica.
E l’Ascoli? Vorremmo tanto dire che è quella dello scorso anno, ma ci riesce difficile dopo aver visto come ha giocato nelle ultime partite. Ho detto giocato e non risultati, perché quelli possono anche essere negativi, ma se si esprime un gioco piacevole, anche il campo alla fine darà ragione.
Di solito la pausa non è mai positiva, rompe il ritmo e le figuracce sono sempre alla portata di mano (torno ancora al Brescia bastonato a Bari) ma l’Ascoli peggio di quello che ha fatto nelle ultime due giornate non può, quindi vogliamo pensare positivo e parliamo di “ripartenza” o “partenza”, fate voi, dimenticandoci quello che è stato. Purtroppo davanti avremo un Benevento assetato di punti con in panchina un nuovo allenatore, quel Cannavaro che da giocatore è stato un grande , ma da allenatore fino ad ora non ha lasciato segni. Speriamo che non cambi da domenica.
Per la delicata trasferta in terra sannita Bucchi ha convocato 23 giocatori.
Portieri: Guarna, Baumann, Bolletta.
Difensori: Botteghin, Bellusci, Donati, Falasco, Giordano, Quaranta, Salvi, Simic.
Centrocampisti: Buchel, Caligara, Collocolo, Eramo, Giovane.
Attaccanti: Bidaoui, Ciciretti, Dionisi, Falzerano, Gondo, Longoj, Mendes.
Unici non disponibili il portiere Leali, Gnahorè e Adjapong. Si sperava che quest’ultimo potesse farcela a recuperare ma il provino dell’ultima ora ha dato riscontro negativo. Sul conto di Gnahorè si sa solo che è infortunato al ginocchio destro ma non si conoscono i tempi di recupero.
Bucchi non ha fatto capire molto sulle sue intenzioni tattiche per affrontare il Benevento. Il suo modulo preferito, 4 – 3 – 3, nelle ultime due partite disputate dalla squadra contro Perugia e Parma non hanno fornito riscontri positivi tanto da far ipotizzare che il tecnico decida di cambiare sistema di gioco che potrebbe risultare più prudente: un esterno in meno per un centrocampista in più se non addirittura schierando un centrocampo a cinque con difesa a tre. Tale soluzione appare comunque piuttosto remota per il fatto che giocare a tre dietro richiede un particolare addestramento tattico che non si può inventare dall’oggi al domani. Il fatto è che l’Ascoli nella sua “rosa” ha ben cinque attaccanti esterni, tutti voluti da Bucchi per supportare il suo 4 – 3 – 3 per cui non si esclude che lo possa confermare. Bisognerà attendere il fischio d’inizio di Fabbri per capire quale sarà la scelta tattica del tecnico. La scelta passa in secondo ordine in quanto ciò che conterà sarà non uscire battuti dal Vigorito.