Due volte nel campionato cadetto l’Ascoli ha virato il girone d’andata a quota 29 punti. Sulla panchina sedevano prima Giampaolo, poi Sottil. Nella migliore delle ipotesi Bucchi non riuscirà ad eguagliare tale primato in quanto, mettendo in conto che l’Ascoli riesca a battere lunedì prossimo la Reggina, arriverà in scia ossia a 28 punti. Nonostante tutto si tratterebbe di un exploit notevole, foriero di un campionato ricco di soddisfazioni e magari anche qualcosa in più. La possibilità di ottenere “qualcosa in più” ci starebbe tutta a condizione che alla riapertura del mercato di riparazione di corregga l’attuale organico con l’inserimento di due elementi: uno a centrocampo, l’altro in attacco. Il centrocampista giusto dovrebbe essere un regista che sappia smistare la palla a favore degli attaccanti. A proposito, più volte è stato celebrato Buchel, definito il metronomo del reparto ma di lui si sono perse le tracce. Bucchi gli sta preferendo Eramo e Giovane relegandolo in panchina. Per carità due elementi che stanno dando il loro fattivo contributo ma resta un mistero l’accantonamento di Buchel che in passato ha offerto prestazioni di buon livello. E’ vero che è stato alla prese con una fascite plantare ma sono diverse settimane che si è completamente rimesso ma di tornare ad essere titolare non se ne parla ed il motivo resta un mistero.
Per quanto riguarda l’attacco, pur potendo contare su una “rosa” di nomi allargata, si avverte lo stesso la necessità di un elemento che sia in grado di dare maggiore spinta al reparto in grado di garantire nel girone di ritorno almeno otto goal. Tenendo anche presente che Dionisi, pur essendo un centravanti di tutto rispetto, sta avvicinandosi alle 36 primavere per cui sarà difficile che riesca a fornire un certo rendimento. Per chiudere il discorso basta dire che all’Ascoli si prospetta la possibilità di ripetere la stessa impresa dello scorso campionato, nonostante la cessione di cinque elementi di prima fascia. Una situazione che dovrebbe intrigare il patron Pulcinelli.
E veniamo all’arbitro designato. Contro Genoa e Cosenza il designatore Rocchi aveva deciso che a dirigere i rispettivi confronti fossero Doveri e Sacchi. Scelta più azzeccata non poteva fare: i due fischietti hanno messo in campo tutta la loro personalità e preparazione tecnica portando in porto due partite importanti senza alcuna recriminazione sia dall’una che dall’altra parte.
Ora, per Ascoli – Reggina Rocchi, uomo con la schiena sempre dritta, ha deciso di mandare nientemeno che Rosario Abisso, siculo di Palermo. Fra questo arbitro e l’Ascoli i precedenti non sono stati idilliaci per cui avremmo preferito… qualcosa di meglio. Comprendiamo le difficoltà di Rocchi nello scegliere chi mandare ogni qual volta gioca l’Ascoli. Fra i 40 fischietti a sua disposizione si contano sulla punta della dita quelli hanno soddisfatto nel dirigere l’undici bianconero. Ormai gli arbitri pro Ascoli (non che favoriscano ma trattino equamente) e quelli contro Ascoli li conosciamo a mena dito. Di ognuno, per esperienza fondata su oltre 70 anni di calcio, conosciamo pregi e difetti e difficilmente sbagliamo.
La sola cosa che ci auguriamo è che il giudizio che abbiamo sul suo conto risulti sbagliato. Farebbe contenti noi, soprattutto, e lo stesso arbitro che riceverebbe le congratulazioni del popolo bianconero!