L’Ascoli che ci piace, grinta e sacrificio

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Spal – Ascoli: partita da incubo, soprattutto per gli ascolani, costellata da una serie incredibile di errori, sia da una parte che dall’altra. 

Avrebbe potuto vincerla la Spal per la sua superiorità territoriale manifestata ma anche per tre parate salva – risultato di Leali grazie al fatto che l’Ascoli ha giocato tutta la ripresa con un uomo in meno per la sciagurata espulsione di Giovane, colpevole di un’entrata assassina sulla caviglia di un avversario. 

Ma, ironia della sorte, il match ball l’hanno avuto i bianconeri con Lungoj che a due minuti dalla fine ha mandato il pallone a stamparsi sul palo alla sinistra del portiere spallino, divorandosi un goal che anche un bambino sarebbe stato in grado di realizzare. 

Tutto sommato è andata bene all’Ascoli che aveva l’imperativo assoluto di non uscire dal “Paolo Mazza” a mani vuote.

Fino a quando la squadra di Bucchi è stata a ranghi completi la partita ha vissuto su un sostanziale equilibrio, rotto alla mezz’ora da una “paperona” di Leali che si lasciato sorprendere sul primo palo da un mezzo tiro di Dikman.

Per fortuna a pochi minuti dall’intervallo Adjapong, su perfetto cross di Falasco, ha realizzato il pareggio con un tiro a volo in spaccata. 

La ripresa ha visto gli estensi proiettati alla ricerca del goal partita mentre l’Ascoli ha potuto soltanto difendere ad oltranza il prezioso pareggio. Pareggio che è riuscito a portare a casa grazie a tre parate prodigiose di Leali che si è così riscattato del precedente errore commesso. 

Per un’ora l’incubo della seconda capitolazione ha costantemente aleggiato sopra la porta ascolana ma per fortuna non ha capitolato, premio all’impegno del gruppo. Anche al “Paolo Mazza” sono affiorate le problematiche tecnico – tattiche della compagine bianconera, specialmente in attacco dove il duo Dionisi – Gondo ha fatto, ancora un volta, atto di presenza in campo. La nota più positiva l’ha fornita Adjapong il quale, oltre a realizzare il goal del pareggio, ha giganteggiato in difesa. E’ tornato in campo per una mezzoretta Buchel. Deve ancora acquisire la giusta condizione fisica ma ciò che importa è che  Bucchi potrà contare su di lui in futuro.

PAGELLE

Leali 6: l’ha combinata grossa sul goal del vantaggio spallino facendosi trovare mal posizionato dal tiro di Dikman. Poi, però, si è ampiamente riscattato.

Adjapong 7: il migliore dell’Ascoli.

Falasco 6, 5: nel suo ruolo è diventato una sicurezza.

Botteghin 6: sempre puntuale negli interventi a liberare l’area.

Simic 6: autoritario e tempista.

Quaranta 6: ha acquisito la giusta padronanza nei contrasti con gli avversari.

Falzerano 5: a sorpresa Bucchi l’ha mandato in campo ma non è riuscito a ripagare la fiducia del mister.

Giovane 4,5: stava giocando con personalità e grinta, poi l’infelice entrata che ha causato l’espulsione, lasciando i suoi in dieci.

Collocolo 6: poco appariscente ma efficace in fase di filtro.

Dionisi 4,5: prestazione a dir poco opaca.

Gondo 4,5: non vede la porta neanche se indossa un paio d’occhiali.

Arbitro: Ghersini di Genova. Direzione di gara sufficiente.

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