Aumento di stipendio per il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, il vicesindaco Giovanni Silvestri, il presidente del Consiglio, Alessandro Bono, e gli altri otto assessori che compongono la giunta comunale: Monica Acciarri, Massimiliano Brugni, Marco Cardinelli, Dario Corradetti, Donatella Ferretti, Domenico Stallone, Monia Vallesi, Maria Luisa Volponi. Con una crescita progressiva della busta paga, nei prossimi tre anni, che varia da un +45% dal 1° gennaio 2022, ad un +68% dal 1° gennaio 2023, fino ad un vero e proprio raddoppio dell’indennità di funzione dal 1° gennaio 2024. Il tutto per via della proposta unitaria dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), che la Conferenza Stato-Regioni ha istruito e il Parlamento approvato con l’art. 1, comma 583, della legge di bilancio 2022. Niente male, dunque, per gli amministratori ascolani, ma anche per tutti gli altri sindaci, vice sindaci, presidenti del Consiglio comunale e assessori italiani, che da quest’anno vedranno gonfiarsi sensibilmente le loro buste paga. Ma vediamo a quanto ammonta questo aumento e facciamolo spulciando la determinazione dirigenziale numero 263 del 27 gennaio 2022 (che pubblichiamo integralmente a fine articolo).
Il sindaco Fioravanti, da un’indennità di funzione di 4.177 ,62 euro lordi mensili al 31 dicembre 2021 è passato, dal 1° gennaio 2022, a guadagnare 6644,69 euro lordi mensili, che dal 1° gennaio 2023 diventeranno 7.905,64 euro lordi mensili, fino a lievitare dal 1° gennaio 2024, con l’entrata a regime dell’aumento di stipendio, a 9.660 euro lordi mensili.
Il vice sindaco Silvestri, da un’indennità di funzione di 2.854,64 euro lordi mensili al 31 dicembre 2021 è passato, dal 1° gennaio 2022, a guadagnare 3.960,92 euro lordi mensili, che dal 1° gennaio 2023 diventeranno 4.526,34 euro lordi mensili, fino a lievitare dal 1° gennaio 2024, con l’entrata a regime dell’aumento di stipendio, a 5.313 euro lordi mensili.
Il presidente del Consiglio Comunale Bono, da un’indennità di funzione di 2.228,04 euro lordi mensili al 31 dicembre 2021 è passato, dal 1° gennaio 2022, a guadagnare 3.181,57 euro lordi mensili, che dal 1° gennaio 2023 diventeranno 3.668,93 euro lordi mensili, fino a lievitare dal 1° gennaio 2024, con l’entrata a regime dell’aumento di stipendio, a 4.347 euro lordi mensili.
Per quanto riguarda gli assessori, l’emolumento è uguale a quello del Presidente del Consiglio. Quindi da un’indennità di funzione di 2.228,04 euro lordi mensili al 31 dicembre 2021 sono passati, dal 1° gennaio 2022, a guadagnare 3.181,57 euro lordi mensili, che dal 1° gennaio 2023 diventeranno 3.668,93 euro lordi mensili, fino a lievitare dal 1° gennaio 2024, con l’entrata a regime dell’aumento di stipendio, a 4.347 euro lordi mensili. Va specificato, però, che queste cifre interessano solo quegli assessori che hanno lasciato il posto di lavoro e si sono messi in aspettativa.
Perché chi, invece, ha deciso di continuare a svolgere la propria occupazione, pur ricoprendo la carica di assessore, da un’indennità di funzione di 1114,06 euro lordi mensili al 31 dicembre 2021 è passato, dal 1° gennaio 2022, a guadagnare 1.590,79 euro lordi mensili, che dal 1° gennaio 2023 diventeranno 1.834,47 euro lordi mensili, fino a lievitare dal 1° gennaio 2024, con l’entrata a regime dell’aumento di stipendio, a 2.173,50 euro lordi mensili.