Chi avrebbe mai scommesso che il Porto d’Ascoli, cittadina frazione di San Benedetto del Tronto, avrebbe appaiato, calcisticamente parlando, la città marinara vicina ai 50 mila abitanti e con una tradizione rispettabilissima che parte addirittura dagli anni ’50? Nessuno. Eppure, con grande sorpresa lo scorso anno la società del presidente Massi aveva vinto il campionato di eccellenza e, per la prima volta nella sua storia calcistica, era approdata al campionato nazionale di serie “D”.
Ma era solo il primo grande passo. Ad attendere il Porto d’Ascoli c’era la conquista della salvezza perché la serie “D” non si rivelasse un fugace passaggio con tanto di biglietto di ritorno.
Ebbene, al termine di un campionato, sotto certi aspetti esaltante, l’undici di “mister” Ciampelli ha potuto festeggiare la raggiunta salvezza che gli consentirà di partecipare per il secondo anno consecutivo al torneo di serie “D”, suscitando nei suoi supporters grande entusiasmo accomunato ad un orgoglio meritato.

Il presidente Vittorio Massi è al settimo cielo. “E’ stata una bellissima avventura – ha detto nel corso della festa per celebrare la salvezza – che ci impegneremo a volerla ripetere anche nella prossima stagione. Abbiamo dimostrato che il Porto d’Ascoli può stare in serie “D” ed essere competitivo. Abbiamo occupato quasi stabilmente la parte sinistra della classifica e solo nella parte finale del campionato abbiamo incontrato qualche difficoltà che abbiamo superato brillantemente. Il futuro? Con il direttore Pierluigi Traini ed il tecnico Davide Ciampelli ci metteremo subito al lavoro per allestire una compagine che possa competere anche nella prossima stagione”.