I big ascolani e piceni del Movimento 5 Stelle non seguono lo scisma targato Luigi Di Maio e restano fedeli a Giuseppe Conte. Il deputato Roberto Cataldi, il senatore sambenedettese e coordinatore regionale Giorgio Fede insieme al capogruppo consiliare ascolano Massimo Tamburri, la consigliera Eleonora Camela e il sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio (insieme ad assessori e consiglieri lamensi tra cui il provinciale Cristofori) restano ben saldi all’interno del M5S. Lo hanno ribadito in una nota ufficiale diffusa dallo stesso Fede. A livello regionale l’unico addio di peso è quello della deputata Terzoni.
“Il Movimento 5 Stelle -afferma la nota diffusa dai grillini marchigiani- è fatto da donne e uomini che vogliono cambiare il Paese in cui viviamo e che hanno cominciato a realizzare concretamente questo sogno, sia a livello locale che a livello nazionale, con i Governi Conte I e Conte II, e provvedimenti attesi da decenni o anche completamente innovativi ma fondamentali, come il superbonus, lo spazzacorrotti, il reddito di cittadinanza è tanti altri che per brevità non citiamo.
Da sempre soffriamo il problema dei fuoriusciti o delle uscite scomposte, nei gruppi locali, nei Consigli e soprattutto in Parlamento, e quest’ultima sortita, seppur corposa e guidata dall’ex capo politico, non si differenzia dalle altre: non “scissioni” o addirittura “scismi”, ma uscite che lasciano ampi dubbi sul fatto che queste scelte possano anche essere state fatte per soldi, poltrone, non rispetto delle regole, perchè chi invoca la serietà e le regole le rispetta per primo, e andando a verificare non tutti lo hanno fatto.
Stare nel Movimento non è per tutti, richiede spirito di sacrificio, lavoro, rinunce (a partire dai soldi delle restituzioni), denunce, maturità, pazienza. Si tratta di tutelare gli interessi collettivi, mai di parte, e questo lo facciamo a tutti i livelli, dal Governo al Parlamento, dai Consigli regionali ai Consigli comunali. Il trovarsi contro praticamente tutte le forze politiche, che ancora ci percepiscono come “diversi”, di fatto è una sorta di sigillo di qualità”.
E ancora: “Il nostro lavoro -continuano i firmatari-, incredibile, di qualità, non ‘passa’ sempre come dovrebbe, si dedica più spazio a presunte imprecisioni formali dello Statuto e in generale ai nostri problemi piuttosto che alle nostre azioni politiche, mentre al tempo stesso si nascondono le condanne per reati gravi e le liti degli altri, mettendo in risalto i teatrini di leader imbarazzanti e/o inconsistenti. Ciò che la politica non dovrebbe essere.
Ma la nostra azione resta la stessa, lavorare e fare scelte per portare beneficio a tutti i cittadini, in primis quelli in difficoltà e non come avveniva da decenni solo per gli amici degli amici. E questo lavoro, a tutti i livelli, richiede resistere alle lusinghe e alle tentazioni che i tanti interessi sanno prospettare: nel Movimento resta solo la gente seria, capace di mettere da parte l’individualismo e pensare davvero al bene comune.
Anche in questo senso questa crisi è un’opportunità: come le altre volte, ci siamo ‘depurati’ di quelli che invece hanno messo altri interessi davanti agli ideali, mentre chi resta dimostra coi fatti che il potere, il conto in banca e la carriera non sono l’interesse primario.
Peccato per chi se n’è andato, da alcuni ce lo aspettavamo, da altri no, ma è sempre preferibile capire chi si ha a fianco, perché il lavoro da fare per migliorare la nostra Italia è ancora tanto e duro, si fa insieme e questo certo non è il momento di fermarsi, anzi: servono perciò persone come quelle che sono rimaste, a partire dal Presidente Giuseppe Conte.
Ed il lavoro –concludono– non può che ripartire dai territori, dalle Marche e finalmente dopo anni avremo una struttura territoriale, definita, riconosciuta, capillare, a partire da ogni singolo gruppo cittadino fino a Roma e su questo lavoreremo tutti, insieme, per ripartire con forza e determinazione, la stessa di sempre, perchè chi ci mette la faccia in questi ruoli lo fa perchè ama la sua città, il suo territorio e il suo Paese, senza altri interessi se non il bene comune. Le clientele e il potere fine a se stesso li combattiamo.
Un forte abbraccio a tutta la comunità del Movimento 5 Stelle delle Marche, fatta di volontariato, attivismo e partecipazione civica. Avanti tutta, insieme”.