Elezioni, Castelli: “Risultato storico”; Fede e Cataldi bis in Parlamento: “E ci davano per morti”

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Nonostante il taglio dei parlamentari, la pattuglia degli eletti piceni alla prossima legislatura è più nutrita che mai. La rimonta dei 5Stelle, ad esempio, ha dato il via libera alle riconferme, questa volta a “Camere invertite” del sambenedettese Giorgio Fede (alla Camera) e dell’ascolano Roberto Cataldi (Senato) entrambi alla seconda legislatura. Visto il boom di Fratelli d’Italia entrano in Parlamento anche l’ex sindaco ascolano Guido Castelli, che parla di risultato storico del suo partito, e della sambenedettese Lucia Albano. Eletta anche Giorgia Latini, ascolana di adozione, candidata per la Lega nel collegio di Macerata mentre per la conta dei resti ce l’ha fatta anche Augusto Curti del Pd nonostante il risultato non entusiasmante del suo partito a livello nazionale e regionale. Dall’Abruzzo torna in Parlamento anche l’ascolana Rachele Silvestri (FdI). Si attende a momenti il responso ufficiale.

Giorgio Fede

“Dopo una notte insonne -ha commentato Castelli- è arrivato un risultato storico, che ci ripaga di tutto il lavoro fatto insieme nell’interesse di tutta la nazione, sia di chi ci ha votato che di quanti hanno fatto scelte diverse. Un risultato che, a livello personale, mi emoziona non poco. E mi spinge verso un obiettivo ancor più importante: rappresentare la mia terra a Roma, nell’aula del Senato. Per questo, e per la vicinanza che ho percepito vibrare vicino a me nelle ultime settimane, sento il bisogno di dire grazie a tutti voi”.

Anche Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle commenta così la rielezione e i voti presi del partito di Giuseppe Conti. “Ci davano per morti -afferma- ci hanno chiamato “stelle cadenti” per non dire di peggio. La volgarità la lasciamo a chi non possiede la capacità di confronto o preferisce lasciarsi andare all’odio. Insomma, ci volevano fuori dal Parlamento ma non ci sono riusciti nemmeno questa volta. Ci saremo per vigilare sulla criminalità e la corruzione e su tutti coloro che si stanno già strofinando le mani in previsione di mettere le mani sui soldi del Pnrr portati da Conte per gli italiani. Continueremo a batterci per i diritti, per le misure di civiltà, per l’ambiente e per il Superbonus che aveva portato il PIL italiano al +6.5%”.

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